Il Tribunale di Marsala (presidente del collegio: Vito Marcello Saladino) ha condannato ad un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa) un funzionario dell’Ispettorato provinciale Agricoltura, Roberto Giovanni Alagna, di 50 anni, finito sotto processo con le accuse di abuso d’ufficio, falso ideologico aggravato commesso da pubblico funzionario e induzione in errore a causa di una “segnalazione” dell’assessorato regionale Agricoltura.
Per l’imputato, il pubblico ministero aveva chiesto tre anni di carcere. Il Tribunale ha derubricato l’accusa di falso ideologico in atti pubblici in falso in certificati o autorizzazioni amministrative. A difendere il funzionario sono stati gli avvocati Giovanni Galfano e Paolo Paladino. Secondo l’iniziale accusa, nella qualità di funzionario incaricato di una pratica, Alagna avrebbe attestato il falso in un verbale di accertamento preventivo relativo alla richiesta di estirpazione di circa 23 ettari di vigneto (238529 metri quadrati) presentata da un suo parente, che comunque non è stato mandato sotto processo in quanto è stato accertato non avere responsabilità. Il falso, sempre secondo l’accusa, sarebbe stato commesso sulla superficie “ammissibile all’estirpazione” (a tal fine sono previsti contributi pubblici) e avrebbe indotto in errore il dirigente del Dipartimento regionale dell’agricoltura, servizio VI, distretto di Trapani, Unità operativa Soat di Mazara del Vallo, circa “la ricorrenza dei requisiti previsti per ottenere l’autorizzazione ad effettuare l’estirpazione del vigneto nei termini richiesti, determinando il funzionario ad autorizzare la richiesta e omettendo di astenersi in presenza di un interesse di un prossimo congiunto”. I fatti sono del gennaio 2015. Nel corso del processo è stato sentito il consulente difensivo Dario Del bosco, agronomo palermitano, secondo il quale l’accusato “nell’effettuare la verifica connessa alla richiesta di estirpazione del vigneto ha seguito la procedura prevista dalle linee guida della Regione ed ha accertato la presenza del vigneto tramite la aereofoto del sistema Sian del 2013, le ultime a sua disposizione”.
L’indagine, coordinata da sostituto procuratore Antonella Trainito, è stata condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza presso la Procura di Marsala. Prima di leggere il dispositivo della sentenza, il giudice Vito Marcello Saladino ha fatto osservare a tutti i presenti nell’aula “Borsellino” un minuto di silenzio per l’improvvisa morte dell’ex presidente dei Tribunali di Marsala e Trapani Roberto De Simone.