La “corte” ad una ragazza non può sfociare nello “stalking”. A sentenziarlo è stato il giudice monocratico di Marsala Lorenzo Chiaramonte, che per atti persecutori ha condannato a un anno e due mesi di reclusione, oltre al risarcimento danni alla vittima, un tunisino di 35 anni, Ayed Aymen, domiciliato a Castelvetrano, che nel 2014 si era invaghito di una sua giovane connazionale (B.M.S.), che però non intendeva fidanzarsi con lui.
Aymen, non arrendendosi, avrebbe iniziato a pedinare e perseguitare B.M.S. quasi ogni giorno: la mattina quando la ragazza andava a scuola e il pomeriggio quando rientrava. La seguiva quando usciva e la importunava fino ad aggredirla, schiaffeggiandola, al suo ennesimo rifiuto.
A questo punto, “lei ha avuto il coraggio di denunciarlo” dice il legale di parte civile, l’avvocato Marco Campagna (nella foto). “Ma poi dopo, la denuncia – continua il legale – la ragazza è dovuta andare via da Castelvetrano”. Ciò, ovviamente, per paura di eventuali atti di ritorsione.