A Pantelleria si è ancora in attesa di un Consiglio Comunale, annunciato il 5 maggio scorso, che discuta la possibile configurazione di incompatibilità del consigliere Stefano Scaltriti e del Presidente del Consiglio Comunale Erik Vallini che una volta eletti nella Amministrazione Movimento 5 Stelle non hanno provveduto a lasciare la carica rispettivamente di vicepresidente e di presidente nella Cooperativa Sociale TANIT che ha in essere un accordo di collaborazione con il Comune di Pantelleria. Nel triennio di realizzazione del progetto iniziato nel 2017 è previsto che il Comune riconosca un contributo sotto forma di rimborso di € 45.066,73 di cui 40.123,50 per borse lavoro del personale volontario e la restante parte per spese progettuali.
La sottoscritta, il 7 aprile 2020, aveva infatti presentato un'istanza (e non un esposto come lo chiama il sindaco nelle sue varie comunicazioni al Prefetto) per avere chiarimenti sulla situazione che era stata oggetto di un articolo pubblicato nel gennaio 2020 dalla testata giornalistica TP 24 e a seguito del quale avevo richiesto un accesso agli atti per avere contezza del contesto. Nella mia richiesta di chiarimenti all'autorità evidenziavo alcune circostanze emerse dall'analisi della documentazione ottenuta con regolare accesso agli atti. Ad esempio rilevavo che nella voce “borse lavoro e rimborso spese per i soggetti svantaggiati coinvolti” il Comune ha di fatto rimborsato nel periodo di Amministrazione Movimento 5 Stelle, otto buste paga del consigliere Scaltriti che risulta a tutti gli effetti un dipendente della TANIT e non un volontario e che il contributo del Comune è stato versato sul conto della cooperativa a fronte di pezze giustificative presentate da Erik Vallini, presidente e rappresentante legale della stessa TANIT come si evince dalla visura camerale. Va quindi evidenziato che sotto la voce “rimborso spese” sono state rimborsate dal Comune le buste paga di Scaltriti, in maniera continuativa e non saltuaria, unitamente alle ore di lavoro dei soggetti economicamente svantaggiati, coinvolti come volontari nel progetto. Dalle 28 istanze di accesso al progetto accolte nel gennaio 2018 erano infatti stati selezionati sei soggetti economicamente svantaggiati da ammettere come volontari alla borsa lavoro del progetto, sei soggetti che però nell'arco di pochi mesi sono passati a tre, effettivi ancora ad oggi, a seguito di rinunce degli stessi interessati.
Tutto questo contesto va analizzato riferendosi alle disposizioni di legge che definiscono incompatibile la carica amministrativa con poteri di rappresentanza o coordinamento all'interno di un ente sovvenzionato dal Comune. Una richiesta di chiarezza e trasparenza la mia che deve essere discussa dal Consiglio Comunale e che esula naturalmente da qualsiasi valutazione del progetto che resta valido a tutti gli effetti. Rimane però la considerazione di carattere etico circa l'opportunità, per Vallini e Scaltriti, di rimanere in carica all'interno della TANIT con anche quote associative pur avendo stabilito in campagna elettorale che di fronte ad una possibile elezione sarebbero seguite le dimissioni dalle diverse cariche all'interno della cooperativa.
Quando ho presentato la mia istanza nel Consiglio Comunale del 5 maggio scorso, istanza che avevo inviato anche al Prefetto di Trapani, è stato detto che non andava discussa in quella sede ma che tutto veniva rimandato ad un futura seduta, da convocare entro 10 giorni, per dare modo ai consiglieri di raccogliere i pareri necessari ad esprimersi sulla presunta incompatibilità. A sorpresa, però, dopo pochi minuti, è iniziato nella stessa seduta un pesante attacco nei miei confronti ad opera del presidente Vallini, architettato per poter concludere con la dichiarazione di Scaltriti che comunicava per iscritto la mia espulsione dal gruppo, preparata evidentemente a tavolino in precedenza. Una reazione smisurata di fronte ad una semplice e lecita richiesta di chiarimenti che lascia perplessi, soprattutto se si pensa che è stata manifestata da amministratori che dovrebbero essere i primi a volere chiarezza e trasparenza come hanno dichiarato più volte. Contestualmente poi alla accesa arringa di Vallini è arrivata la proiezione, durante la seduta consiliare, del filmato per dimostrare la bontà del progetto e delle attività svolte. Una proposta completamente fuori luogo visto che nella mia istanza al Consiglio Comunale, organo titolato ad esprimersi su una possibile incompatibilità dei ruoli, non ho mai messo in discussione la validità sociale del progetto “Aiutare … per aiutarci” ideato per sostenere soggetti economicamente svantaggiati.
Arriva la richiesta di delucidazioni da parte del Prefetto e nelle settimane seguenti ho chiesto più volte l'accesso agli atti per avere sia la documentazione completa delle liquidazioni dei contributi erogati dal Comune alla TANIT, sia quella relativa all'istanza che il sindaco aveva inviato al Prefetto, corredata da tutta la documentazione. Nel Consiglio del 11 giugno scorso, il Sindaco Vincenzo Campo ha comunicato di aver avuto il permesso da parte dell'Ufficio di Gabinetto del Prefetto di consegnare ai Consiglieri Comunali la risposta che il sindaco stesso aveva mandato al Prefetto, completa degli allegati riportanti anche i pareri dei professionisti da lui consultati. Durante la seduta il sindaco consegna il fascicolo alla Vicepresidente Sabina Esposito.
Sembrava di essere arrivati alla chiusura del cerchio, i consiglieri avrebbero finalmente potuto visionare ogni documento per essere in grado di esprimere un parere nel prossimo Consiglio Comunale, ma così non è stato. Nei giorni a seguire ho chiesto di poter visionare quanto inviato al Prefetto dal sindaco, ma ciò mi venne negato dalla vicepresidente Esposito come da precise disposizioni del sindaco stesso. Un diniego davvero incomprensibile. Ho provveduto quindi a condividere con tutti i consiglieri parte della documentazione relativa ai contributi versati dal Comune alla TANIT (quella inerente le buste paga) contestualmente alla regolare richiesta al Prefetto per avere il resto dei documenti che mi erano stati negati. Ritengo infatti che il Consiglio Comunale, sovrano nelle decisioni di competenza, non debba essere ostacolato nel diritto/dovere di accedere ad atti come regolamentato dalle norme vigenti per poter poi esprimere i pareri di competenza che gli vengono richiesti.
Nei giorni seguenti il Prefetto invia una lettera al sindaco, e a me per conoscenza, affinché mi vengano consegnati i documenti negati che erano stati richiesti con regolare istanza di accesso agli atti, documenti che il sindaco aveva mandato al Prefetto quale risposta alla sua richiesta di chiarimenti. Ho potuto così apprendere che la risposta del sindaco inizia come un racconto di fantomatici attacchi politici alla maggioranza e alla onorabilità delle persone coinvolte e continua sostenendo erroneamente che io, in veste di assessore alle politiche sociale, fossi a conoscenza delle attività della TANIT e ignorando stranamente che il bando porta la data del 2017 quando ancora io non ero in amministrazione e che mai ho avuto a che fare con il progetto né tanto meno ho firmato documenti inerenti, in quanto tutte le determine sono sempre state emanate a firma del capo settore di riferimento.
Per contro risulta alquanto strano che gli allegati inviati dal sindaco al Prefetto riguardino i soli rapporti tra Comune e TANIT del 2017 e dei primi mesi del 2018 privi di tutta la documentazione, regolarmente protocollata dal Comune, relativa ai mesi di amministrazione Movimento 5 Stelle, che attestano invece i rimborsi delle buste paga di Scaltriti quale dipendente TANIT e contemporaneamente consigliere comunale, e le note spese della Cooperativa presentate da Vallini quale presidente della TANIT e contestualmente presidente del Consiglio Comunale. Dimenticanza che risulta veramente bizzarra, considerato che poi è lo stesso sindaco a scrivere che nell'accordo di collaborazione sottoscritto con la TANIT viene specificato che: ”Gli interventi di cui si tratta nel presente accordo sono privi di rilevanza economica in quanto, come definito dall'azione progettuale, è previsto un rimborso forfettario all'Ente per i Volontari, per l'acquisto del materiale e per le spese assicurative dell'utenza da avviare all'attività Progettuale.”
Sarà importante a questo punto capire chi sono i volontari e chi i dipendenti, in quanto l'istanza da me presentata mira esclusivamente a fare chiarezza di fatti e situazioni documentate, per dare la possibilità al Consiglio Comunale di esprimersi dopo aver avuto contezza degli atti regolarmente protocollati, mentre illazioni e battute fuorvianti costruite ad hoc per spostare il problema lasciano il tempo che trovano e non mi appartengono.
Su tutto questo il Consiglio Comunale dovrebbe essere chiamato ad esprimere le giuste valutazioni.
Ma per ora tutto tace.
Cordiali saluti.
Claudia Della Gatta
Consigliere Comunale Comune di Pantelleria