L'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza fa il punto della situazione sul fronte del Coronavirus in Sicilia e in particolare nel catanese dove sono scoppiati tre focolai. Sono 21 positivi e 113 cittadini in isolamento domiciliare a causa di questi focolai che, l'assessore Razza ha detto è stato possibile scovare attraverso l’applicazione di un protocollo regionale con i tamponi pre ricovero in ospedale.
Il cluster del quartiere Cibali, con quattro positivi all'interno di un unico nucleo familiare ora in isolamento è stato scoperto a causa di una frattura e il coonsieguente tampone in ospedale.
“Nel territorio di Misterbianco – spiega l’assessore Ruggero Razza – si è evidenziato un cluster famigliare, un piccolo focolaio costruito attorno a contatti interpersonali nati all’interno dello stesso nucleo e poi esteso ai diretti interlocutori delle persone che si sono rivelate positive”. In totale sono 8 i positivi, due dei quali già guariti, di questi 4 sono residenti a Misterbianco e due a Pedara.
“Sulla città e la provincia di Catania abbiamo 21 positivi, 6 riconducibili al cluster di Misterbianco, 8 a quello che si è sviluppato nella periferia cittadina - dice Razza - ”.
A Catania un modello per il contenimento dei contagi: “Noi abbiamo il dovere di fare di questo caso un riferimento per l’evolversi dell’epidemia nel territorio, il virus è circolante e produce una vasta ospedalizzazione e che necessita di una azione di verifica dei contatti e di circoscrizione dei focolai”.
L'allarme di Razza: “C’è troppa rilassatezza – insiste l’assessore regionale alla Sanità – si ha come la percezione che il tema non esista più ma la possibilità di contagio resta alta. Questo deve indurre tutti i cittadini ad adottare tutti i comportamenti che sono ritenuti indispensabili per ridurre il rischio dei contagi”.