A undici giorni dal terribile incendio che ha devastato Monte Cofano, oggi c'è una prima reazione allo scempio che qualcuno ha perpetrato a danno dell'ambiente, di un territorio naturale la cui bellezza è stata violata.
Ed è molto probabilmente la vendetta come ritorsione sui divieti reali e sui controlli più stringenti negli ultimi periodi, la pista che gli inquirenti stanno seguendo alla base dell'incendio che ha distrutto Monte Cofano (potete leggere qui). Per come si è innescato, infatti, nei luoghi e nell'orario in cui ha avuto inizio gli inquirenti credono sia doloso.
«Gli incendi dei boschi, dei parchi e delle riserve naturali distruggono la bellezza della nostra terra, bruciano il futuro di intere generazioni, stanno cancellando la speranza». Inizia così l’appello ai siciliani, lanciato da Legambiente, Agesci, Anci, Flai Cgil e Coldiretti, a “reagire e dire basta” a quanto accaduto e lo fanno dando appuntamento, questo pomeriggio alle 17, all’ingresso dell’area protetta, lato Custonaci, in via Frassino, per dar vita alla passeggiata a Monte Cofano, la riserva devastata dal fuoco mercoledì 29 luglio.
Per gli organizzatori non c'è più tempo da perdere, bisogna avviare una strategia di lotta agli incendi che preveda più prevenzione, maggiore sensibilizzazione dei cittadini al tema, più controlli e sorveglianza del territorio, impiego di moderni strumenti tecnologici, più efficace azione nello spegnimento del fuoco, misure repressive più severe per i responsabili e una maggiore sinergia tra organi regionali, comuni, enti gestori di parchi e riserve, università e associazioni ambientaliste. All’appello degli organizzatori hanno tra gli altri aderito numerose associazioni:
Forum siciliano movimenti per l’acqua e i beni comuni, @Auser Sicilia, @Forum del Terzo Settore della Sicilia, Zero Waste Sicilia, Wwf Sicilia Nord Occidentale, WWF Sicilia, Lipu Sicilia, Cgil Sicilia, Cai Sicilia, Associazione Centro Educazione Ambientale (CEA) Messina onlus, Italia Nostra - Consiglio Regionale Sicilia, Arci Sicilia, Rangers d'Italia Sezione Sicilia, Filca Cisl Palermo Trapani, Associazione Il Ramarro di Caltagirone, "Centro Consumatori Italia", Rete Degli Studenti Medi Trapani, Associazione Liberamente, Artemisia, FIAB Palermo Bike & Trek, Ecomuseo Mare Memoria Viva di Palermo, Catania Ecologica, Federescursionismo Sicilia, Arci Servizio Civile Sicilia, BC Sicilia, Sunia Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Delegazione Salviamo Monte Bonifato, ESC Ecologia, Socialismo, Costituzione.
L'APPELLO DI LEGAMBIENTE SICILIA - "La Sicilia brucia. Gli incendi la stanno nuovamente devastando, come ogni anno. La passeggiata a Monte Cofano per dire basta ai roghi che distruggono ettari ed ettari di bellezza del nostro patrimonio naturalistico, di boschi e di macchia mediterranea. Non è il momento di indicare responsabilità, ritardi, disorganizzazione nella macchina degli interventi e soprattutto dell'atavica assenza di prevenzione. È il momento di dire a tutti i siciliani, che è ora di reagire e dire basta. Non si può più accettare questa inerzia e questa passività. Bisogna prendere coscienza che questi delinquenti che appiccano le fiamme stanno bruciando il futuro di intere generazioni, stanno cancellando la speranza. Ma è anche necessario e urgentissimo avviare subito una seria strategia di lotta agli incendi, che integri prevenzione, sensibilizzazione, controllo del territorio e sorveglianza, spegnimento e repressione, che coinvolga seriamente i diversi soggetti interessati (Corpo Forestale, Assessorati Agricoltura e Territorio, riserve naturali, sindaci, comunità locali, associazioni ambientaliste, Università, ...), che scardini mentalità e comportamenti arcaici e conniventi". Qui sotto la foto di Montagna Grande in fiamme:
LEGAMBIENTE TRAPANI - "Dopo l’ultimo incendio della Montagna Grande, che ha distrutto 900 ettari di polmone Verde nel nostro territorio e il momento di dire basta, non si può più accettare questa inerzia e questa passività. Gli incendi Stanno nuovamente devastando anche la nostra Provincia di Trapani, come ogni anno, a fine giugno di quest’anno precisamente il 27 abbiamo avuto un incendio doloso a Monte Inici e in contemporanea con Angimbè, a pochi giorni di distanza da quello di monte Bonifato, il 29 Luglio è toccato alla Riserva Naturale di Monte Cofano e subito dopo il 31 Luglio è stato dato alle fiamme il Bosco della Monta Grande tra Salemi e Trapani, il Bosco uno tra i più Vecchi e affascinanti della nostra Provincia pieno di eucalipto, pini e cipressi un vero polmone per il nostro territorio, dalle relazioni del distaccamento demaniale di Salemi , si parla di 900 ettari bruciati su 1500 ettari demaniali, una vera è propria strage. Vanno in fumo ettari ed ettari di bellezza del nostro patrimonio naturalistico, boschi e di macchia mediterranea. Non è il momento di indicare responsabilità, ritardi, disorganizzazione nella macchina degli interventi e soprattutto dell'atavica assenza di prevenzione. È il momento di dire ai siciliani, a tutti i siciliani di dire basta. Non si può più accettare questa inerzia e questa passività. Bisogna prendere coscienza che questi delinquenti che appiccano le fiamme stanno bruciando il futuro di intere generazioni, stanno cancellando la speranza". Qui canadair in azione su Monte Cofano:
Il WWF Sicilia aderisce alla manifestazione contro gli incendi che si terrà oggi, domenica 9 Agosto 2020, presso la Riserva di Monte Cofano. Questa la nota del WWF Sicilia:
Quest’anno, come ogni anno, stiamo assistendo ad una sequenza impressionante di incendi in tutta la Sicilia che per le modalità con le quali si sono verificati e per i luoghi e i tempi scelti sono senza dubbio dolosi.Le cause saranno molteplici ma hanno in comune una caratteristica, la dolosità criminale. Da anni denunciamo questo fenomeno assieme ad altre Associazioni ma rimaniamo inascoltati e nulla vediamo nascere per fronteggiare, anche parzialmente questa tragedia. Per proteggere un sistema così vulnerabile come un bosco, in un ambiente socialmente indifferente e in parte anche ostile le Associazione stanno facendo di tutto per creare una cultura favorevole all'ambiente e alla natura, le Istituzioni di meno. Occorre creare una continua azione preventiva con operazioni di intelligence investigative, occorre attivare uno stretto controllo del territorio, occorre creare gruppi interforze che lavorino in modo coordinato, occorre effettuare una efficace e puntuale manutenzione preventiva dei boschi. Occorre procedere ad una razionalizzazione dell’utilizzo di uomini e mezzi, occorre rendere subito operativo il Catasto Regionale degli incendi per potere, da subito, inibire qualsiasi utilizzo dei territori dove gli incendi scoppiano, come la legge prevede. Occorre fare i massimi sforzi per trovare i colpevoli con serrate azioni investigative e procedere alle denunce relative per potere applicare esemplari punizioni. Non vediamo, da parte delle Istituzioni, uno sforzo operativo adeguato alla gravità della situazione. Oggi 9 Agosto protesteremo contro tutto questo e faremo la cosa che, come Associazioni, possiamo fare, coinvolgere il maggior numero di persone, sensibilizzare la gente in questo senso e sperare che una forte opinione pubblica possa finalmente far pesare la propria rabbia.