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12/08/2020 07:42:00

L'autopsia non chiarisce le cause della morte di Viviana Parisi

Che cosa è emerso dall'autopsia sul cadavere di Viviana Parisi, la donna di 43 anni scomparsa nel nulla il 3 agosto e trovata senza vita a Caronia (Messina) cinque giorni dopo? Nessun elemento che possa spiegare come la dj sia morta, nessuna certezza a causa dell'avanzato stato di decomposizione. Del piccolo Gioele nessuna traccia. Per sapere come è morta Viviana Parisi si dovrà attendere ancora.

"Al momento non possiamo escludere nulla, perché le lesività sul corpo che abbiamo rilevato possono essere compatibili con tutte le ipotesi possibili. Abbiamo dei dati che vanno studiati e attenzionati. Lavoreremo ad esclusione fino ad accertare con certezza la causa e l'epoca della morte". Lo ha detto la professoressa Elena Ventura Spagnolo perito della Procura di Patti che ha eseguito l'autopsia su Viviana Parisi appena lasciato l'obitorio dell'ospedale Papardo di Messina. "Abbiamo dei dati emersi dall'autopsia che vanno studiati - dice - che vanno attenzionati nell'insieme".

A parlare per primo è stato Stefano Vanin. "Adesso c'è tutto il lavoro di laboratorio, l'identificazione della specie, confronto con i dati termici e quindi si arriverà a una stima dei tempi del decesso", ha detto. "Siccome non conosco le temperature della zona ancora non sono in grado di dare i tempi del decesso" - ha continuato. "Abbiamo chiesto 90 giorni per avere gli esiti. Ora raccoglierò i dati termici".

"C'è una fauna notevole che ora bisogna analizzare - dice - non si può dire se il corpo è stato spostato. Gli insetti presenti sono tipici di questo ambiente. E' una specie che si trova un poì' dappertutto, Non farei alcun tipo di ipotesi a questo riguardo".

"E' una lesività che può essere compatibile con una serie di aspetti, lo studio che faremo ci consentirà di sapere di più", ha dichiarato l'avvocato Pietro Venuti legale del marito della donna, Daniele Mondello dopo avere parlato con i periti e la consulente di parte. "Sono emerse delle fratture su più parti del corpo - ha concluso - e che il corpo era in avanzato stato di decomposizione, ma serviranno altri esami per capire cosa sia successo".

La procura di Patti ha aperto un fascicolo per omicidio e sequestro di persona contro ignoti. Un atto dovuto per muoversi a 360 gradi nelle indagini che si presentano ancora piene di punti di domanda soprattutto per l’assenza totale di testimoni, al punto che la procura ha rilanciato l’appello agli automobilisti che hanno visto l'incidente della donna sull’A20 avvenuto il 3 agosto, invitando chi ha visto la scena a farsi avanti. In particolare per capire se era in compagnia del bambino da cui non si separava mai. Le testimonianze per ora sono tutte indirette. Gioele era davvero con lei al momento dell'incidente?“