Sono sbarcati questa mattina al porto di Trapani gli oltre 600 migranti che si trovavano a bordo della nave quarantena "Azzurra" della GNV.
Le operazioni di sbarco sono gestite da Questura e Prefettura di Trapani e tutto si è svolto in maniera regolare.
I profughi hanno osservato i 15 giorni di quarantena obbligatoria a bordo della nave che dal 9 agosto si trovava in rada davanti al porto di Trapani.
Tutti i 603 migranti sono negativi al Coronavirus, come certificato dal doppio tampone effettuato al termine del periodo di quarantena. Erano rimasti 5 positivi al Covid sui quali è stato effettuato il doppio tampone risultato negativo.
I migranti sono in parte dell'Africa subsahariana e in parte tunisini. Per i primi ci sarà il trasferimento nei centri di accoglienza per il riconoscimento dello status di rifugiati. I tunisini invece saranno rimpatriati.
Sulla questione migranti, intanto, è intervenuto il Circolo di Trapani del Partito Democratico che ribadisce "la vicinanza e la disponibilità all’accoglienza nei confronti di coloro che fuggono da persecuzioni, guerre, da ogni violenza e da condizioni di vita sub umane".
Ecco la nota:
Il Circolo di Trapani, Città che conosce le asprezze ed anche le tragedie del mare, chiede che non vengano lasciati alla sorte più crudele i destini di bambini, donne e uomini in pericolo di vita nel Canale di Sicilia.
Chiede, rappresentando massima solidarietà, allo Stato italiano, alla Comunità Europea ed alla intera Comunità Internazionale:
• di rafforzare l’intervento e, in particolare, i presidi umanitari e sanitari sulle coste libiche e tunisine affinché non sia consentito liberamente ai mercanti di uomini di fare strage e di commettere ogni abominio su popolazioni colpevoli soltanto della ricerca della propria dignità.
Chiede, agli stessi attori:
• che si fornisca supporto e aiuto alla popolazione tunisina, così vicina per storia e tradizioni alla gente trapanese, per superare la difficile fase emergenziale economica e sanitaria e che non si lasci, invece, il Governo di Tunisi, solo e privo di appoggi reali nel contesto magrebino e internazionale, alla mercé e in balia dei vicini “signori della guerra” e di boss di bande di disperati senza scrupoli, ma stipulando con lo stesso anche concreti e stringenti accordi bilaterali.
Chiede, ai propri rappresentanti nel Governo ed al Governo stesso,
• l’abrogazione del cd. Decreto Salvini e l’immediata riattivazione ed efficientizzazione del sistema degli SPRAR sull’intero territorio nazionale;
• l’adeguata predisposizione, senza ritardo, di strutture, mezzi e protocolli affinché l’eventuale accoglienza, nel pieno rispetto della dignità umana, avvenga nelle migliori condizioni di sicurezza possibile e contenimento dell’emergenza sanitaria sia per gli operatori sia per la cittadinanza.