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18/09/2020 22:00:00

Processo D'Alì, in aula il collaboratore di giustizia Francesco Campanella

Si è tornati in aula a Palermo, al processo d'Appello che vede imputato l'ex sottosegretario ed all'Interno ed ex senatore di Forza Italia Tonino D'Alì. Diversi i testi ascoltati in aula.

Tra questi il collaboratore di giustizia Francesco Campanella che ha detto di aver appreso dal boss di Villabate Nicola Mandalà, che "D'Alì era politico a disposizione della famiglia mafiosa dei Messina Denaro". Campanella si riferisce al colloquio avuto con Mandalà negli anni '90 quando era interessato ad aprir una sala bingo a Trapani, e in quell'occasione il boss di Villabate gli consigliò di rivolgersi a D'Alì.

Tra gli altri testi ascoltati anche don Ninni Treppiedi, vicino per un periodo all'ex sottosegretario e alla seconda moglie Antonia Postorivo. Treppiedi ha detto ai giudici che ha preferito interrompere i rapporti quando gli fu chiesto qualcosa contraria alla sua moralità di uomo di Chiesa.

Altra testimonianza in aula è stata quella dell'ex moglie di D'Alì, Antonietta Aula, che ha proseguito il suo intervento della volta scorsa quando aveva confermato dell'esistenza di un telegramma scritto da un boss, uno dei figli di Vincenzo Virga, quando era detenuto in carcere.

Tra le altre persone che hanno reso testimonianza anche la moglie dell'ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano, Maria Augello. Il senatore D’Alì è stato già assolto in due gradi di giudizio ma la Cassazione ha annullato le pronunce, disponendo il ripetersi del processo di Appello.