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25/09/2020 21:15:00

Ferrovia Palermo-Trapani via Milo. La protesta di deputati e sindaci: "Roma si sbrighi"

“A un passo dal tempio di Segesta, abbiamo manifestato contro un’incredibile mortificazione che la burocrazia infligge, da quasi otto anni, alla provincia di Trapani e alla Sicilia intera. La ferrovia Trapani-Palermo via Milo è chiusa per frane dal 2013, costringendo i treni a fare un tragitto di oltre quattro ore per collegare i due capoluoghi. Da un anno esatto, inoltre, con Rfi aspettiamo un parere dal Ministero dell’Ambiente. Senza questo atto non è possibile appaltare i lavori di ripristino della tratta, già finanziati con 144 milioni di euro.

Siamo partiti da questa realtà, recependo le legittime ma finora deluse aspettative del territorio, per festeggiare amaramente questo “compleanno” dovuto alle lungaggini della burocrazia ministeriale. Al ministro Sergio Costa lanciamo un nuovo appello: si sblocchi entro pochi giorni l'atteso parere di non assoggettabilità. Superato questo ostacolo, potremmo mandare in gara l'opera già a gennaio e riaprire la ferrovia via Milo riammodernata nel 2023”.

L’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone è intervenuto così ieri, all'ex stazione ferroviaria di Segesta, nel corso della manifestazione indetta dal Governo Musumeci per il ripristino della tratta ferroviaria Trapani-Palermo via Milo. Erano presenti l’assessore regionale Mimmo Turano, i deputati Ars Stefano Pellegrino, Eleonora Lo Curto, Sergio Tancredi e Valentina Palmeri, i sindaci di Buseto Palizzolo, Calatafimi Segesta, Balestrate, Castellammare del Golfo, Custonaci, Gibellina, Trapani, Paceco, Petrosino, Valderice, Vita, i vertici siciliani delle principali sigle sindacali e i rappresentanti delle associazioni di categoria.

“La riapertura della tratta via Milo, sostiene la deputata regionale Valentina Palmeri, sarebbe senza dubbio un quid in più per valorizzare il nostro territorio e per avere una modalità di trasporto sicuro, comodo e sostenibile per studenti, lavoratori pendolari e turisti. Porto avanti questa battaglia sin da quando si è presentato il problema, già nel 2013 ho presentato la prima interrogazione all’allora governo Crocetta e diverse volte in commissione ambiente abbiamo affrontato la questione, oggi la situazione sembrava essersi sbloccata, l’assessore Falcone aveva delineato un cronoprogramma che prevedeva la riapertura della Via Milo nel 2023, ma questo cronoprogramma sembra essersi bloccato: da 1 anno si attenderebbe il parere di non assoggettabilità a VIA dal Ministero dell'Ambiente, atto necessario per mandare in gara la ristrutturazione della linea da 144 milioni di euro. Auspico, conclude Palmeri, che l’iniziativa di oggi possa dare maggior impulso o risposte su eventuali nuove problematiche per l'avvio dei lavori”.