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28/09/2020 06:00:00

Rapporto mafia e politica a Campobello di Mazara, le risposte dei candidati sindaci

 Esiste un problema a Campobello di Mazara che riguarda i rapporti tra mafia e politica. Come

pensate di risolverlo, anche, ad esempio, per garantire la legalità nelle gare d’appalto del Comune e una selezione della classe politica senza influenze esterne?

E’ questa la prima domanda di Tp24 ai candidati sindaci di Campobello di Mazara, che sabato scorso si sono confrontati pubblicamente in un locale nella vicina Tre Fontane, per un incontro particolarmente seguito, anche in streaming sulla pagina della redazione e sulle frequenze di Rmc 101.

 

Diamo di seguito una breve sintesi delle risposte, rimandando per approfondimenti alla registrazione del confronto, che potete trovare QUI.

 

Giuseppe Castiglione, sindaco uscente di Democrazia e Libertà, ha risposto che nonostante il comportamento integerrimo e trasparente “di qualsiasi amministratore pubblico della nostra terra”, fino a quando le forze dell’ordine non riusciranno a debellare questo pericolo incombente, il pericolo sarà sempre dietro l’angolo. Castiglione ha spiegato che, nella formazione delle liste, l’attento e scrupoloso esame di ciascun candidato potrebbe non essere sufficiente, dal momento che non si sanno delle cose che “possono essere a conoscenza solo, eventualmente, delle forze dell’ordine”.

 

Gaspare Passanante (Insieme per Campobello), ha precisato che non tocca a lui “sradicare questo fenomeno mafioso” e che  “questo è un compito che devono esercitare gli organi inquirenti”.

Ma, se dovesse diventare sindaco il suo compito sarà quello di vigilare e di svolgere la sua azione nel pieno della legalità.

Poi ha aggiunto che a volte occorre “lottare contro il malaffare, che si vuole anche insinuare con qualche candidatura in consiglio comunale”. Ma nella sua lista, ha assicurato, “non ci sono di questi soggetti”, concludendo di non aver “mai accettato un contributo elettorale da chicchessia, perché la campagna elettorale me la sto pagando con i miei sacrifici e con i miei sudori”.

 

Antonio  Ingroia (Cambiamo Campobello) invece ha detto che la mafia, conoscendo la sua storia di ex pubblico ministero antimafia, non si avvicinerà nemmeno.

E toccando anche l’argomento appalti, ha rilanciato: “Per esempio, quante imprese ci sono che possono fare gli appalti pubblici a Campobello di Mazara? Almeno una trentina. Perché soltanto due o tre imprese si aggiudicano tutti i lavori a Campobello di Mazara?”.

Infine, per garantire a tutti i cittadini i propri diritti, ha annunciato l’istituzione di un assessore all’ascolto, con uno sportello al quale ognuno potrà rivolgersi, “senza chiedere favori al sindaco, all’assessore o al consigliere comunale”.

 

Nelle repliche, Castiglione ha precisato che “le gare d’appalto sono fatte tutte alla luce del sole con il sistema del mercato elettronico, per cui nessuno, se non è debitamente certificato, può gareggiare con il comune”. Ed Ingroia lo ha sfidato a “rendere noto a chi sono stati aggiudicati i lavori pubblici durante la sua consiliatura”.

 

Le nostre 5 domande, sono state inviate un giorno prima ai candidati, così come è previsto nei casi di pubblico confronto. Nei prossimi giorni, pubblicheremo le sintesi relative alle altre 4 e gli appelli al voto.

 

Egidio Morici