Non c'è stata storia. Alle 16 già si era capito tutto. Massimo Grillo è il nuovo Sindaco della città di Marsala. E' arrivato al traguardo con il favore dei pronostici, rispettandoli e andando anche oltre.
Aveva nove liste, tutte competitive, un'enormità. E ha sfruttato il gioco del trascinamento: i candidati, in pratica, hanno tutti lavorato per lui. Gli sarebbe bastato superare il 40% per essere eletto, ha superato anche il 50%.
"Mi aspettavo questa vittoria, bastava ascoltare i cittadini - sono state le prime parole del Sindaco eletto, che ha festeggiato prima in un locale del lungomare e poi affacciandosi dal balcone del municipio per un saluto che sembrava una benedizione papale - Ringrazio tutti i marsalesi per la fiducia che hanno dato alla mia persona e al gruppo di lavoro. Vorrei che adesso si recuperasse il senso delle istituzioni, vivendo nell'unità, perchè Marsala deve rialzarsi e dobbiamo remare nella stessa direzione".
Massimo Grillo era sostenuto dal centrodestra, tranne la Lega. Con lui anche il sostegno morale di Salvatore Lombardo, ex Sindaco della città. A chi gli chiede un consiglio da dare a Grillo risponde: "Non ha bisogno dei miei suggerimenti".
Tra i più soddisfatti della vittoria di Grillo c'è Enzo Sturiano. Il presidente del consiglio uscente era candidato con Forza Italia: "Ho lavorato per costruire questo progetto alternativo, dato che in questi anni con Di Girolamo ha amministrato solo un gruppetto di amici. La vittoria è stracciante, siamo oltre al 50%. Mandare a casa questa amministrazione è stata la mia vittoria, perché io ci ho messo la faccia. Con gli amici di Forza Italia ho fatto una campagna elettorale straordinaria, con persone meravigliose".
Alberto Di Girolamo subisce una sconfitta altrettanto annunciata ma che fa comunque male e devasta il Pd e il centrosinistra. "Si sono scontrati due mondi completamenti diversi, e i marsalesi hanno fatto la loro scelta - dichiara a Tp24 - Noi volevamo lo sviluppo nella massima legalità, loro hanno promesso chissà quanti favori. Siamo stati penalizzati anche da questa legge elettorale che premia il voto di trascinamento, e ci siamo ritrovati in nove liste contro quattro. Inoltre il Partito Democratico è stato inesistente e sul territorio non ha fatto campagna elettorale".
Qui poi il suo messaggio su Facebook.
A Di Girolamo replica Domenico Venuti, segretario dem in provincia di Trapani: "Leggo dichiarazioni decisamente fuori luogo da parte dell'ex sindaco di Marsala Di Girolamo, che accusa il Pd di non aver fatto campagna elettorale. Spero si tratti soltanto di uno sfogo. Ma se così non dovesse essere ricordo a Di Girolamo che il Pd ha allestisto la lista nonostante molti dirigenti si sono candidati nelle altre formazioni civiche a suo sostegno e che a Marsala, inoltre, sono stati presenti tre ministri e il capogruppo alla Camera del partito".
E ancora: "Quando un sindaco uscente viene bocciato sonoramente dagli elettori dovrebbe chiedersi dove ha sbagliato e non scaricare la responsabilità su chi ha tentato di dare una mano nonostante il ripetuto e mancato coinvolgimento nelle scelte - aggiunge Venuti -. Le chiacchiere stanno a zero, a Marsala bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare duramente per ricostruire il Pd e il centrosinistra, non c'è spazio per le polemiche".
A danneggiare Di Girolamo sono state diverse cose, e ci sarà tempo per l'analisi del voto. Ma sicuramente la debacle di Giacomo Dugo non gli ha dato una mano. Il candidato della Lega, sostenuto anche da Giulia Adamo, era visto come un'ancora di salvezza per il centrosinistra, perchè poteva drenare consenso a Grillo. In realtà il suo apporto è stato insignificante. E pensare che la Lega alle Europee è stato il primo partito a Marsala. Dugo rifiuta ogni intervista, parla solo Giulia Adamo, e nel tardo pomeriggio rilascia una dichiarazione alla stampa: "È più che evidente che il tempo a nostra disposizione non è stato sufficiente per far passare il messaggio circa la bontà della proposta che ha destato evidente entusiasmo nell'opinione pubblica, ma che purtroppo non si è evidenziata nella elezione popolare, per una evidente forza muscolare, fatta da nove liste, che ha sostenuto il sindaco vincente".
Non parla di risultato negativo Aldo Rodriquez, il candidato dei Cinque Stelle, dato al 7%. "Sono molto felice ugualmente perché tutto quello che abbiamo potuto fare lo abbiamo fatto. E siamo stati corretti, parlando di programmi". Ancora mancano i dati relativi alla lista. Rodriquez poi comunque ammette: "Mi aspettavo di più". I Cinque Stelle hanno provato a lavorare su un'alleanza con il centrosinistra "ma i dirigenti del Partito Democratico hanno insistito con la candidatura di Di Girolamo". Rodriquez, tra l'altro, ha vissuto anche l'abbandono di Piera Aiello, la deputata dei Cinque Stelle eletta a Marsala e che ha abbandonato il movimento proprio alla vigilia del voto".