Ci sono ancora tante domande che non trovano risposta sulla morte del piccolo Gioele e della mamma Viviana. Nelle prossime ore dalle ultime analisi e dai referti potrebbero emergere importanti elementi.
Le tracce di morsi su caviglia e gomito di Viviana Parisi, le due impronte sul traliccio ad un'altezza incompatibile con una caduta mortale e infine il mistero dei corpi ritrovati a notevole distanza. Sono gli elementi su cui inquirenti e periti sono tornati a ragionare per cercare di far completa luce sul mistero di Caronia, a due mesi dalla tragedia. Viviana e Gioele potrebbero essere stati aggrediti e uccisi da uomini o animali. Più di una suggestione, considerando gli elementi oggettivi finora riscontrati.
Negli ultimi giorni, Daniele Mondello, intervistato da alcune trasmissioni televisive, ha avanzato anche un'altra tremenda ipotesi secondo la quale sua moglie potrebbe essere stata uccisa in quanto testimone dell'aggressione mortale dei cani al figlioletto. Nulla al momento è certo. E proprio per questo nessuna pista può essere realmente messa da parte.
Tutto ruota intorno agli elementi oggettivi riscontrati sul corpo della 43enne e sul traliccio. Il cadavere di Viviana presenta, infatti, due morsi all'altezza di caviglia e gomito che sarebbero riconducibili a quelli di cani. Inoltre, manca anche uno dei calzini, corrispondente proprio alla gamba su cui sono state riscontrate le ferite. Un particolare che spiegherebbe la tesi del trascinamento, mentre il morso al gomito farebbe pensare ad un tentativo di difesa da parte della donna. Dettagli che indicherebbero come i morsi siano quindi precedenti alla morte. A riguardo, sarà fondamentale la perizia di un consulente veterinario nominato dalla Procura.
Ma c'è di più. Le uniche due tracce biologiche ritrovate sul traliccio, che non apparterebbero a Viviana, sono state rinvenute ad un'altezza che non è compatibile con una caduta mortale. La prima, simile all'impronta di un pollice, è stata infatti rilevata ad un metro e trenta, l'altra dai contorni indefiniti a poco più di due metri. Dati che escluderebbero la possibilità che la donna possa essere precipitata nel vuoto volontariamente o involontariamente. Il cadavere presenta lesioni alle vertebre e alla gabbia toracica che potrebbero essere state provocate anche da un'aggressione per mano di terzi. La Procura sta facendo luce anche su questo con un fascicolo ancora aperto su un possibile sequestro e omicidio.