Proveniva dalla Sicilia il killer che ha colpito nella chiesa di Nizza. E' sbarcato a Lampedusa assieme ad altri migranti. La conferma delle modalità con cui il tunisino è entrato in Europa arriva da fonti degli apparati di sicurezza secondo le quali nell'isola c'è stata la prima registrazione dell'uomo.
Brahim Aoussaoui, tunisino nato il 29 marzo del 1999, era arrivato sull’isola il 20 settembre. Prima la quarantena, poi il successivo trasferimento in un Centro per migranti a Bari. Un passaggio avvenuto il 9 ottobre. Sarebbero queste, secondo quanto si apprende da fonti degli apparati di sicurezza, le prime due tappe del tunisino nel nostro paese. Investigatori e 007 stanno ora ricostruendo tutte i movimenti successivi e le modalità che hanno consentito all'uomo di lasciare il Centro. L'attentatore aveva ricevuto un ordine di espulsione dal territorio italiano, con invito a rimpatrio. Dall'Italia avrebbe raggiunto poi la Francia in modo clandestino.
Non è la prima volta che un tunisino sbarcato in Italia si è poi reso protagonista di un attentato di terrorismo in Europa: a febbraio del 2011, con Silvio Berlusconi premier e Roberto Maroni ministro dell'Interno, sempre a Lampedusa arrivò - assieme a migliaia di tunisini - Anis Amri, l'autore della strage al mercatino di Natale di Berlino nel 2016. Al momento dello sbarco Amri si dichiarò minorenne e fu trasferito in un centro per minorenni in Sicilia.
Brahim A., il killer di Nizza, «è arrivato da pochissimo tempo da Lampedusa»: lo aveva già twittato il deputato della regione di Nizza in Francia, Eric Ciotti, affermando di aver appena chiesto ad Emmanuel Macron, in una riunione sul luogo dell'attentato, di «sospendere qualsiasi flusso migratorio e qualsiasi procedura di asilo, in particolare alla frontiera italiana». Una richiesta forte e precisa, dunque: stop ai migranti dall'Italia.