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03/11/2020 21:43:00

"L'esperto, il dirigente, i rifiuti: grande amarezza per le scelte del Sindaco Grillo"

 Un fim già visto quello de “L’ora legale” di Ficarra e Picone. Per la verità ci aspettavamo avessero avuto un pò di pudore in più e avessero aspettato il tempo per far dimenticare certe dichiarazioni fatte in campagna elettorale. Invece no!

Il 20 settembre il candidato sindaco Massimo Grillo, nella sua pagina Facebook, parlava della sua “governance” e specificava che nel suo programma gli esperti e i manager sarebbero stati coinvolti a titolo gratuito, non dimenticando però di sottolineare, testuali parole, che comunque “il comune può retribuire non più di un paio di esperti” (e meno male), pertanto ha pensato bene, lui e la sua squadra di “nuovi politici” che lo hanno sostenuto, che pur senza aver ancora nominato gli ultimi assessori della sua giunta, fosse stato meglio dare da subito le prime risposte, affidando il primo incarico ad uno degli esperti della sua governance. Un nome conosciuto, dicono, nell’ambito dei servizi sociali, il suo curriculum è pieno di nomine per consulenze, regionali e di vari altri enti. Certo si parla di nomine politiche, non di vincitori di concorsi. A quelli partecipano le persone comuni e i concorsi li programmano quelle amministrazioni che alle elezioni magari perdono.

Il Sindaco Di Girolamo andava così fiero del fatto che a Marsala fosse stato fatto un concorso pubblico e che fosse arrivato “primo” un Dirigente per merito e che fosse un perfetto sconosciuto arrivato dall’entroterra siciliano, tanto da ribadirlo più volte in campagna elettorale. Ma quando mai la meritocrazia viene premiata in Sicilia? In politica poi è un’utopia.

Ad un mese dalle elezioni ci ritroviamo, con una giunta incompleta, con un esperto nominato e non certo a titolo gratuito, con un Presidente del Consiglio riconfermato per la terza volta. Passano i Sindaci ma lui rimane lì, nonostante le vicende giudiziarie in corso. Noi lo ricordiamo bene come capo dell’opposizione in questi cinque anni, mai super partes e indifferente alla richiesta di dimissioni dal ruolo di Presidente, dopo l’arresto dell’Onorevole Ruggirello per associazione mafiosa.

Ebbene, ricordare al Sindaco che esiste una graduatoria del concorso pubblico fatto dalla precedente amministrazione, si potrebbe semplicemente scorrere, così che gli uffici comunali potrebbero avere dirigenti assunti per merito e non per nomina o comando.

Sarebbe garanzia di trasparenza per la città, quella di cui tanto si parla in campagna elettorale.

Apprendiamo inoltre proprio oggi che le novità e le strategie utilizzate per risolvere il problema dell’abbandono dei rifiuti, sia quello di “indietreggiare con il porta a porta” e di farlo proprio in un quartiere popolare, quei quartieri in cui si cerca di portare legalità e progresso, al pari di altri, perché pari deve essere la dignità garantita a tutti i cittadini, senza distinzione di classi sociali e di quartiere di appartenenza.

Abbiamo portato avanti per dieci anni la raccolta differenziata con il porta a porta in città, avviata già con la giunta Carini. Con l’amministrazione Di Girolamo, da subito si è lavorato per migliorare il servizio porta a porta, eliminando quelle vergognose discariche che chiamavano isole ecologiche allocate proprio nei quartieri di Amabilina e Sappusi, davanti la Salinella. Spesso andavano al rogo. Il processo culturale per il senso civico e il sistema vanno solo migliorati, si devono individuare i trasgressori, attraverso la tracciabilità consentita dal nuovo sistema avviato da poco più di un anno. Tornare indietro, togliendo il porta a porta proprio in un quartiere popolare, vuol dire arrendersi, riconoscere che questi cittadini sono meno di altri e non riescono a differenziare, quando in realtà siamo perfettamente a conoscenza che proprio in quel quartiere i rifiuti vengono abbandonati molto più dai passanti che dai residenti.

Vuol dire non poter più applicare la premialità attraverso la tariffazione puntuale, su cui si è tanto lavorato per premiare i cittadini virtuosi.

Se le strategie innovative nel settore dei rifiuti e dell’ambiente erano queste, bastava esser più chiari in campagna elettorale. Del resto, nel programma non abbiamo ben compreso quale fosse l’idea di città, quale la visione da qui ai prossimi vent’anni. Ci ricorderemo tutti degli esperti e dei manager. Quello si. E le prime azioni in verità sono coerenti, il film, noi che parlavamo di visione green, di più aree pedonali, che abbiamo lavorato per avere più piste ciclabili, più aree verdi, più differenziata e più premialità, più servizi nei quartieri popolari, come il social housing di Amabilina, il centro sociale di via Istria e quello di Sappusi già in cantiere, noi il film de “L’ora legale” lo abbiamo già visto.

Il finale era, e rimane, quello di grande amarezza e di grande sconforto.

Linda Licari
Marsala Coraggiosa