“È arrivato il momento di fare chiarezza. L’amministrazione comunale e il Sindaco in particolare ci dicano dove si vuole andare a parare con le aziende partecipate”, lo scrive in un'interrogazione all'amministrazione Tranchida il consigliere comunale di Trapani Giuseppe Lipari.
“Particolarmente incomprensibile è la situazione di ATM – spiega Lipari.Nel febbraio di quest’anno il Sindaco di Trapani, sbandierandolo come un grande successo dell’Amministrazione, nomina un CDA a 5 componenti inserendo due nominativi in rappresentanza dei comuni Paceco Favignana ed Erice che avrebbero dovuto entrare in ATM e usufruire dei servizi. Risultato ? Il Sindaco di Paceco smentiva il Sindaco di Trapani bollando come sua la decisione e i Sindaci Erice e Favignana, forse più amici del Sindaco di Paceco si limitavano al totale silenzio. Le vicende giudiziarie successive sono una pietra tombale sul progetto del Sindaco che naufraga senza appello”.
“Effetto di tutto ciò, come emerso dalla stampa, il Sindaco di Trapani si trovava la patata bollente di una decisione del CDA a maggioranza su di una questione importante come il concorso per il Direttore Generale poi regolarmente espletato e insediatosi con il voto contrario di due componenti. Chi ? I due Consiglieri nominati in rappresentanza dei Comuni mai entrati e ciò senza mai spiegare le ragioni della loro opposizione”, aggiunge il consigliere d'opposizione.
Lipari si chiede perchè “il Sindaco di Trapani invece di intervenire trasmetteva gli atti alla Procura della Repubblica di Trapani. Chi ha sbagliato ? Perché sa forse qualcosa che noi non sappiamo ? E se è così perché i Consiglieri di Amministrazione, una parte o l’altra, non tocca a me dirlo, se hanno sbagliato sono ancora al loro posto nonostante il Sindaco in sede di rinnovo del CDA avrebbe potuto rimpiazzarli ? Ci sono forse altre ragioni ignote al Consiglio Comunale ? Si perché il Sindaco a settembre nomina il nuovo CDA sostituendo, come nei piani, il solo Barone; e non avrebbe potuto già in questa sede definire la compagine con scelte chiare senza mettere in difficoltà il nuovo Presidente ?”.
E ancora, incalza Lipari, “Forse i segnali non erano già abbastanza evidenti ? Forse il Sindaco ha sottovalutato il problema ? O forse il legame con chi avversa e ha avversato alcune scelte del Sindaco è troppo forte e paralizza le sue decisioni che invece dovrebbero essere assolutamente necessarie ? E l’Assessore La Porta ? che fa ? Assessore alle partecipate del quale si è perso traccia nelle nebbie di Palazzo D’Alì o forse è troppo impegnato nella duplice veste di Assessore e di sindacalista ad avallare questa o quella battaglia interna ad ATM”.
Per il consigliere di opposizione Tranchida dovrebbe riflettere pure “attentamente su questa delega che appare profondamente inopportuna e ancora una volta delegittima l’Azienda. Ma forse i legami politici con quella parrocchia (leggi Amo Trapani) sono troppo forti e troppo importanti per uno sgarbo di qualsivoglia genere. Del resto ci sarà un motivo se La Porta è l’unico Assessore ancora Consigliere in carica, non dimessosi in barba agli impegni assunti dallo stesso Sindaco con la maggioranza che lo sostiene”.
Con la sua interrogazione Lipari chiede “Quali le motivazioni che hanno spinto il Sindaco a nominare un CDA a 5 componenti anziché mantenere l’amministratore unico ovvero procedere alla nomina di un massimo di tre componenti. Perché il Sindaco ha nominato due componenti in rappresentanza di Comuni (Favignana Erice e Paceco) mai entrati nella compagnie societaria ed oggi inspiegabilmente rappresentati in ATM e controllori per conto terzi della stessa ATM”. In più chiede “di conoscere, se esistono, i documenti provenienti dai Comuni interessati che chiedono di entrare in ATM ed eventualmente a quali condizioni. Perché il Sindaco nomina un Presidente originario di Alcamo per un incarico così delicato tanto da definirlo di “garanzia” per poi trovarsi con i medesimi problemi del suo predecessore”.