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08/12/2020 06:00:00

Italia Nostra, “No all’elettrodotto di Terna tra Partanna e la Tunisia”

 Il progetto Terna sulla realizzazione di un elettrodotto tra l’Italia e la Tunisia, che colleghi la stazione elettrica di Partanna con la penisola di Capo Bon, vede contrari la sezione di Trapani ed il presidio di Castelvetrano di Italia Nostra.

 

Le perplessità della presidente della sezione di Trapani, Anna Maria Piepoli e del responsabile del presidio di Castelvetrano, Pietro di Gregorio, sono relative alla previsione progettuale del collegamento Partanna-Marinella di Selinunte, e in alternativa al percorso Partanna-Torretta Granitola.

Entrambi gli approdi hanno una forte vocazione turistica ed inoltre l’approdo a Marinella di Selinunte, anche se fuori dall’area del “Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria”, ricade in quella che era l’area d’influenza dell’antica Selinunte, luogo di ritrovamento negli anni di resti archeologici di diverse epoche che, come scrive l’associazione in una nota, “non si coniugano con il percorso di un elettrodotto interrato”.

 

Italia Nostra fa rilevare anche che la Riserva naturale orientata “Foce del Fiume Belìce” e dune Limitrofe, ricadendo all’interno dell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona a protezione speciale),verrebbe sconvolta nel suo delicato equilibrio ambientale”.

L'altro percorso, a ridosso del villaggio turistico Kartibubbo, seppur meno segnato da aree di interesse archeologico – si legge nel comunicato stampa - sembra ricadere anch'esso in un ‘area SIC (Sito di Interesse Comunitario) o comunque nella stretta prossimità”.

 

Ecco perché l’associazione ha chiesto di visionare il progetto esecutivo, ponendo anche un’altra domanda:

Il progetto Terna di elettrodotto Italia-Tunisia è corredato di Via?

Si tratta della Valutazione d’Impatto Ambientale che, spiega Italia Nostra, anche in caso di opere strategiche, devono necessariamente corredare la fase di progettazione preliminare.