In arrivo nelle casse dei 390 Comuni siciliani quasi 380 milioni di euro. Emanato dall’assessorato regionale dell’Economia il decreto d’impegno di spesa relativo ai 263,5 milioni del Fondo perequativo degli enti locali per l’anno 2020 e ai 115 milioni del Fondo investimenti. Si tratta di risorse ottenute dalla riprogrammazione del Piano sviluppo e coesione (Psc) per il 2020 e destinate al contrasto degli effetti Covid.
Una boccata d’ossigeno per le amministrazioni locali in gravissime difficoltà finanziarie, per favorire la spesa per investimenti con una significativa riduzione dei tributi locali (Tari e suolo pubblico comunale) a beneficio di cittadini e degli operatori economici. Un’operazione portata avanti dal governo Musumeci, condotta con l'Anci Sicilia, in attuazione della legge regionale di stabilità.
“Grande la soddisfazione per questo obiettivo raggiunto entro l’anno – affermano gli assessori all’Economia, Gaetano Armao, e alle Autonomie locali, Bernardette Grasso - l’intervento congiunto di Regione e Comuni ha puntato sul sistema Sicilia, abbiamo scelto di fare squadra istituzionale. Con l’impegno di tali risorse, i Comuni e tutti gli operatori economici coinvolti potranno affrontare con più serenità l’anno che verrà. Con la considerevole riduzione dei tributi locali e maggiore liquidità per finanziare gli investimenti, sarà possibile programmare la sperata ripresa. Ringraziamo l’Anci per la proficua collaborazione istituzionale”.
Le risorse della riprogrammazione si aggiungono ai 340 milioni del contributo ordinario ai Comuni e ai 100 milioni disponibili per i buoni alimentari, facendo lievitare a oltre 800 milioni i fondi per gli enti locali dell'Isola.
Spettacoli - Via libera dal governo Musumeci ai finanziamenti per le attività teatrali, concertistiche e per le bande siciliane. La firma dei decreti da parte dell’assessore regionale al Turismo, sport e spettacolo, Manlio Messina, consentirà l’erogazione di una parte dei 195 mila euro previsti dal Fondo unico regionale per lo spettacolo 2020. L’intervento segue la pubblicazione degli avvisi pubblici del 18 novembre in favore di soggetti pubblici e privati che non hanno già beneficiato dei contributi Furs per il 2019.
Nel dettaglio sono state dichiarate ammissibili 31 istanze: sei per attività teatrali, per un totale di 30.823,74 euro; 16 per attività concertistica, per un totale di 56 mila euro; nove per attività bandistica, per un totale di 20.798,90 euro. Non sono giunte, invece, istanze ammissibili relative a enti o Fondazioni a partecipazione pubblica.
“È un ulteriore segnale di attenzione del governo Musumeci – dice l’assessore Messina – a una serie di associazioni più piccole che svolgono attività culturali e musicali nel territorio, in questa fase difficile che tutto il mondo della cultura e dello spettacolo sta vivendo. Sono somme che saranno utili per programmare le attività del nuovo anno”.
Ecco nello specifico i beneficiari.
Il contributo più alto, di quasi 7100 euro va all’ associazione Culturale Buongiorno Sicilia, di Tremestieri Etneo, e all’Associazione Buio in sala di Catania. Di poco inferiore (6395 euro) quello destinato a Le Maschere, di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa.
All’Associazione Culturale Marionettistica popolare siciliana, al Circolo Anspi Don Orione e all’Associazione Culturale Franco Cuticchio, di Palermo, vanno invece contributi di poco superiori a 3300 euro.
Accedono a un contributo di 3.500 euro: Associazione Culturale Innova Civitas, di Enna; Associazione Culturale Formedonda, di Palermo; Associazione musicale Sintonia, di Marsala; Associazione Culturale sportiva dilettantistica Okmusica, di Trapani; Associazione Schola Cantorum ut in fidibus in cordibus, di Mineo; Coro lirico siciliano, di Barcellona Pozzo di Gotto, Messina; Associazione Babel, Palermo; Associazione Culturale Luogo Comune, Giarre; Areasud Associazione di promozione sociale, di Catania; Associazione Centro Studi Auditorium Pacis, di Castelbuono; Associazione di Promozione sociale Penta musa, di Raccuja; Associazione musico-culturale Ars Vita Est, di San Marco d'Alunzio; Associazione Culturale Bequadro, di Bagheria; Associazione Culturale Quattroetrentatrè, di Vittoria; Associazione musicale MusiKante Gravina di Catania; Orchestra Barocca siciliana di Siracusa. Contributi pari a poco più di duemila euro, infine, per le seguenti associazioni: Associazione musicale Regina d'Italia, Aci Sant'Antonio; Associazione Culturale Banda musicale di Salice; Associazione musicale “G.Verdi” di Faro Superiore; Complesso bandistico “P. Mandanici” di Barcellona Pozzo di Gotto; Associazione musicale San Pio X Caltanissetta; Associazione musicale “G.Verdi” Sant'Agata di Militello; Associazione Culturale Corpo bandistico Città di Militello Rosmarino; Associazione musicale Sant'Anna Aliminusa; Associazione musicale “Andrea Loggia” Palma di Montechiaro; Associazione musicale culturale Santa Cecilia di Torregrotta.
Fondi Ue - Per il terzo anno consecutivo il governo della Regione Siciliana ha raggiunto gli obiettivi di spesa fissati da Bruxelles nella gestione dei Fondi europei per il 2020. Nei quattro programmi operativi di competenza (Fesr, Fse, Psr e Feamp), gli uffici della Regione Siciliana, infatti, hanno certificato la spesa complessiva di 745 milioni di euro.
«L'ennesima sfida - sottolinea il presidente Nello Musumeci – vinta dal mio governo, che ha evitato la restituzione al mittente di anche solo un euro. Dall'inizio di questa legislatura, il totale delle risorse utilizzate nell'Isola supera due miliardi e 950 milioni di euro: interventi per infrastrutture, aiuti alle imprese, politiche sociali, formazione, lavoro, agricoltura, pesca, ambiente a sostegno di decine di migliaia di imprese siciliane e cittadini, in tutti i settori economici. Finanziamenti che servono ad accelerare la crescita della nostra terra e creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile. Si tratta del risultato di un gioco di squadra tra il governo regionale e quella parte buona della burocrazia che condivide lo sforzo e la scommessa. Voglio ringraziare gli assessori, gli uffici regionali e l'assistenza tecnica per l’impegno e la passione. Andiamo avanti!».
Appalti in Sicilia - «L'analisi diramata nei giorni scorsi dall'Ance Sicilia offre a tutti noi la conferma che siamo sulla strada giusta. Il sistema dei Lavori pubblici della Sicilia vede finalmente tutti gli indicatori in positivo, dopo ben tredici anni di crisi. Il mio governo ha fatto ripartire le commesse pubbliche, consapevole di come l'Isola abbia bisogno di infrastrutture, cantieri e lavoro per rialzare la testa. Accogliamo positivamente lo spunto dei costruttori e li ringraziamo, con l'impegno a proseguire sulla strada del rilancio infrastrutturale della nostra terra e, soprattutto, a lavorare affinché la Sicilia, governo nazionale permettendo, rivesta l'auspicato ruolo baricentrico nei Piani nazionali ed europei per la ripresa post-pandemia».
Lo afferma il presidente della Regione Nello Musumeci, commentando i dati dell’Osservatorio delle costruzioni di Ance Sicilia secondo cui, nei primi otto mesi del 2020, si è registrato un aumento del 26,36 per cento e del +16,49 per cento rispetto allo stesso periodo del 2019 per quanto riguarda le opere poste in gara e il valore complessivo delle stesse, di oltre un miliardo e 95 milioni di euro.
«A fine anno - aggiunge l'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone - la crescita degli appalti ha raggiunto la cifra tonda del 30 per cento in più rispetto al 2019, grazie alle aggiudicazioni dei Liberi consorzi di Enna e Trapani e a 106 il numero totale di gare bandita dagli Urega nel 2020. Migliorando, dunque, quello che era già il miglior risultato dell'ultimo decennio. Il governo Musumeci ha sostenuto con risorse, efficienza e progettualità il sistema dei Lavori pubblici in Sicilia, i numeri iniziano a darci ragione».