“La Sicilia deve opporsi fermamente all’individuazione dei siti per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari. Ho presentato una mozione all’Assemblea regionale siciliana per impegnare il governo Musumeci ad opporre il diniego della Regione Siciliana ai luoghi indicati nella Cnapi e resi noti ad inizio gennaio.
La nostra regione presenta caratteristiche geomorfologiche di particolare rischio sismico e idrogeologico che devono valere come controindicazione e la condizione di insularità renderebbe ulteriormente pericoloso il trasporto via mare dei rifiuti radioattivi, con il concreto rischio di possibili devastazioni ambientali. Lavorerò in seno al gruppo di studio nel quale sono stata delegata dal presidente della Commissione Ambiente dell’Ars Giusy Savarino, affinché il parere, certamente negativo, venga motivato dal governo regionale entro i sessanta giorni previsti. E’ sotto gli occhi di tutti che i siti individuati come possibili aree di allocazione degli impianti tecnologici per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari insistano su territori che sono di particolare interesse culturale, archeologico, naturalistico e turistico. Castellana Sicula e Petralia Sottana fanno parte dell’area naturalistica ricompresa dall’'Ente Parco delle Madonie e i medesimi territori sono protetti quali siti del GeoPark dell’Unesco. Dattilo e Fulgatore si trovano in un territorio di particolare fragilità sismica, così come tutta la provincia di Trapani.
Calatafimi-Segesta è situata fra le colline dell'agro segestano e nel suo territorio insistono il Parco archeologico di Segesta con l’antico teatro, meta di grande rilevanza turistico-culturale. E il suo sottosuolo è ricco di giacimenti di acque termali che costituiscono un’occasione di straordinario sviluppo economico. Butera è un territorio vocato all’agricoltura e anche al turismo con i suoi 8,5 chilometri di costa che non si può permettere di avere un sito con materiale radioattivo. Per queste ragioni va respinta ogni ipotesi di trasformazione della Sicilia in una pattumiera nucleare con un danno irreversibile alla propria vocazione turistica ed al suo tessuto economico produttivo. Inoltre va dichiarato denuclearizzato l'intero territorio della Regione Siciliana e vietato lo stoccaggio e transito di scorie nucleari”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.