“Non c'è nulla di dignitoso e decoroso in una Regione che spende risorse per le divise e nega quelli per la riconversione anti-Covid delle aziende siciliane” lo afferma Giangiacomo Palazzolo, responsabile nazionale legalità di Azione, commentando l'annuncio del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sull'acquisto delle nuove divise riservate a portieri, commessi e autisti della Regione.
“Trovo scandaloso - continua l'esponente del partito di Carlo Calenda - che in una situazione drammatica per l'economia dell'Isola la preoccupazione principale del presidente della Regione Siciliana, tanto da meritare una nota stampa ufficiale, siano i bottoni d'oro dei commessi. E lo scandalo è maggiore se si pensa che a distanza di otto mesi non c'è, ad esempio, ancora traccia dei 40 milioni previsti nell'ultima finanziaria regionale a sostegno delle imprese siciliane che invece di chiudere e mettere in cassa integrazione i dipendenti hanno riconvertito le linee per la produzione di mascherine e altri dispositivi di sicurezza”.
“Divise sì e mascherine no, è un affronto ai siciliani. Quando il presidente Musumeci avrà finito di giocare con cavalli e divise sarà per tutti interessante capire che fine ha fatto la sua cosiddetta finanziaria di guerra e come intende affrontare l'emergenza economica e il crescente disagio sociale della Sicilia” conclude Palazzolo.