In una sede non istituzionale, nel ritiro di Pergusa, il presidente Musumeci ha detto ai suoi assessori che cerca 400 milioni di euro per le imprese siciliane, al collasso con la pandemia che ha causato la zona rossa e il lockdown.
Musumeci non può tirarsi indietro, deve dare delle risposte a chi non ce la fa più. Se gli aiuti con la finanziaria 2020 sono rimasti soltanto delle promesse, nella maggior parte dei casi, con quella nuova non può che ricucire quello strappo, e puntare così come detto all'assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano, ad una sorta di decreto ristori in salsa siciliana e come modello, ci dovrebbe essere il Bonus Sicilia che, nonostante le critiche piovute, è quello che ha permesso di impegnare concretamente i 125 milioni di euro, spalmati a pioggia in parti uguali a 55mila aziende, che sapevano, però, di dover incassare 25/30 mila euro a testa e alla fine sono diventati soltanto 2500 euro.
Musumeci non potrà certo contare per questa nuova azione di aiuti su fondi regionali visto che almeno 300 milioni serviranno per il pareggio di bilancio, mentre punterà ai fondi poc che sono nei cassetti dai tempi in cui governavano Crocetta a Palazzo d'Orleans e Renzi a Palazzo Chigi.