La pandemia non ferma i giovani dell'Azione Cattolica della Parrocchia di Sant'Anna. Hanno continuato la loro attività online, si sono confrontati tra di loro e in occasione dell'ultima riunione hanno incontrato e ascoltato la testimonianza di Soufien Zitoun e il cammino di fede che lo ha portato dalla religione musulmana ad abbracciare quella cattolica. Questo il loro racconto:
Il coronavirus non ha fermato noi ragazzi dell’ACR della parrocchia Sant’Anna! Nonostante le difficoltà, abbiamo continuato online il nostro cammino di fede… certo non è come vedersi e stare insieme “in presenza”, ma è bello continuare a crescere e a confrontarci perché in questo tempo abbiamo rinunciato a tanto, forse a troppo, ma non possiamo rinunciare alla nostra fede.
Sabato 16 gennaio 2021 noi ragazzi dell’ACR ci siamo collegati online e abbiamo avuto una bella sorpresa, l’incontro è stato molto coinvolgente ed interessante, abbiamo ascoltato la testimonianza di Soufien Zitoun.
Soufien nasce a Mazara del Vallo 41 anni fa, da genitori tunisini emigrati in Sicilia. Di religione musulmana il suo percorso con la religione cattolica inizia alla scuola media, quando decide, con il consenso dei genitori che lo hanno sempre lasciato libero, di partecipare alle ore di religione. Diventa mediatore culturale, cioè studia usi, costumi e tradizioni di diversi popoli, infatti conosce e parla 4 lingue, arabo, inglese, francese e italiano.
Soufien ci ha parlato della sua esperienza, ma anche delle sue sofferenze, come la perdita della moglie dopo solo un anno e mezzo di matrimonio e delle difficoltà che ha dovuto affrontare; ci ha anche aperto il suo cuore raccontando come il suo cammino di conversione è iniziato in ospedale tra le corsie quando ha incontrato Don Antonino Favata cappellano dell'ospedale che gli è stato vicino. La sua è stata una testimonianza di speranza, di fiducia nelle persone che gli hanno teso una mano nei momenti di sconforto, una testimonianza non triste: Dio non abbandona nessuno e anche il dolore ci rende più forti per questo dobbiamo affidarci alla sua Misericordia.
Soufien ha ricevuto il battesimo e il sacramento dell’eucaristia lo scorso anno e sceglie il nome di Giuseppe (in memoria della moglie). Grande esempio da ammirare e soprattutto per i più piccoli perché ci ha raccontato di come da piccolo è stato vittima di bullismo e discriminazione, che ha affrontatato uscendone vincitore.
Questa testimonianza ci ha fatto capire che tutti possiamo diventare amici e fratelli di Gesù, basta solo dimostrarlo con i piccoli gesti. Soufien ci ha detto anche che essere cristiani non vuol dire solo essere battezzati, ma significa dimostrarlo con i fatti.
Per alcuni ragazzi del gruppo la testimonianza si è trasformata in preghiera…
Caro Dio, ti ringrazio per questa testimonianza che ci ha fatto capire che sei sempre con noi anche quando siamo in situazioni difficili come è capitato anche a Soufien.
Grazie, Signore, per avermi fatto incontrare una persona con un’esperienza così bella e importante. Mi ricorda di ascoltare sempre la tua chiamata. Aiutaci ad avere un cuore puro per comprendere quando ci chiami e per sapere sempre dire di sì. Proteggi tutti noi Signore e abbi cura di coloro che vivono al buio.
Grazie Soufien da tutti i ragazzi dell’ACR.
Buffa Marta, Buffa Simone, Concetto Giada, Crinelli Matteo, Genco Alessandra, Genna Giorgia, Giacalone Virgina, Giappone Giulia, Graffeo Andrea, Mezzapelle Edoardo, Pizzo Flavio, Priolo Laura, Rallo Federica, Gabriel Todaro, Gelfo Matteo, Paolo Bontà, Ilaria Di Giovanni, Giulio Giacalone.