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09/02/2021 06:00:00

Libero Consorzio Comunale: Tranchida punta alla presidenza, c'è chi vorrebbe Grillo

 Il 28 e 29 marzo si terranno le elezioni di secondo livello per i Liberi Consorzi di Comuni e Città metropolitane, da troppi anni vivono in regime di commissariamento dopo la riforma del governo Crocetta che ha abolito le province.

Si chiamano elezioni di secondo livello perché a votare il presidente del Libero Consorzio saranno i sindaci dei 24 Comuni della provincia e i consiglieri comunali.

Ad essere eletto non solo il presidente ma pure un consiglio di dodici membri, le candidature per essere ammesse dovranno essere sottoscritte dal 15% degli aventi diritto al voto.

A pensare ad amministrare il Libero Consorzio è Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani, tante le manovre nella chat dei sindaci del territorio. Si andrà verso una candidatura unitaria? Può darsi ma non è detto che la figura di Tranchida aggradi a tutti, un appuntamento che il sindaco di Trapani potrebbe non mancare anche in considerazione della strategia futura sui territori.

Il neo sindaco di Marsala, Massimo Grillo, lavora bene con Tranchida e al momento pare che non abbia manifestato l’ambizione di ricoprire quell’incarico, tuttavia è più vicino agli altri sindaci della provincia rispetto al Primo Cittadino trapanese.
Certo è che l’ex Provincia non può rimanere ancora con un commissario, al momento e fino al passaggio di consegne a Palazzo Riccio di Morana c’è il dottor Cerami.

L’obiettivo di Tranchida è quello di realizzare una lista con unico candidato così da arrivare uniti alla data delle elezioni. La provincia di Trapani è in sofferenza da anni, ha patito scelte che hanno mancato lo sviluppo territoriale, la necessità ora è di mettere a sistema, in sinergia e in rete, tutti i Comuni, nessuno escluso, per fare questo c’è bisogno di una leadership forte e anche di abilità.

Non più Comuni che orbitano all’interno dei propri confini ma proiettati a costruire una idea di territorio, un dialogo con un’unica voce che sappia mettere in ordine e dare priorità ai tanti, annosi, problemi: dalle strade alle scuole, dallo sviluppo turistico alla cultura, dall’ambiente alla qualità della vita e dei servizi in generale.

Tranchida ha le caratteristiche per giocarsi queste carte? Vorrebbe, il suo deterrente è sempre stato il lato caratteriale, da una parte la sua determinazione e grinta come pregio, gli scontri come spigoli, è sotto la sua amministrazione che perde una parte di territorio, circa 12 mila abitanti, che formano il neo Comune di Misiliscemi.

Servirebbe una figura più democristiana, un uomo politico buono per tutte le stagioni, dialogante con quasi tutte le forze politiche e già accreditato con il governo regionale, rumors riecheggiano il nome di Massimo Grillo.

Il vero nodo, che si traduce in problema serio, è quello che vede eleggere il presidente del Libero Consorzio dai consiglieri comunali e dagli altri sindaci. È la politica che vota se stessa, non un esercizio di democrazia ma un esercizio del potere. La peggiore riforma dell’allora governo Crocetta continua a fare i suoi danni.