“Il ministero dell’ecotransizione energetica agognato da Beppe Grillo ha una stretta connessione con l’ennesima devastazione ambientale e marina della Sicilia?
E’ una domanda che va fatta alla luce di un mega progetto, sul quale l’unico ente che rilascerà l’autorizzazione e la concessione demaniale è il ministero dell’Ambiente a guida grillina nel Conte I e nel Conte II e forse anche nel Draghi I. Nel mare delle Egadi, in quelle isole del territorio trapanese dove i Cinquestelle sono stati fortissimi alle elezioni, verranno collocate 190 turbine di altrettante pale eoliche off-shore alte 150 metri che occuperanno 18 milioni di metri quadrati di mare del Canale di Sicilia. Il parco eolico disterà solo 27 km da Marettimo, 48 km da Favignana e 62 km da Marsala. Possiamo parlare di scempio o è vietato? Nel silenzio più assordante si sta dando l’autorizzazione al parco eolico off-shore più grande del mondo, nel nostro mare, con 9 miliardi di investimento che probabilmente nulla lascerà all’economia della Sicilia ed all’occupazione.
Invece, l’ecosistema sottomarino già fragile dovrà subire un’enorme violenza con rotte costrette per l’avifauna, i cetacei e le specie ittiche. Si farà un grave danno al settore della pesca fondamentale nell’economia del territorio e cambieranno anche le rotte navali. Tutto ciò verrà realizzato tra le isole perle del Mediterraneo con un potenziale turistico enorme. Entro febbraio si concluderà il periodo per le osservazioni dopo la pubblicazione dell’avviso curata dalla Capitaneria di Porto di Trapani. Presenterò un’interrogazione parlamentare all’Ars per conoscere l’iter di questo progetto di centrale eolica off-shore che si collegherà alla rete elettrica nazionale con un cavo sottomarino che dalle Egadi raggiungerà prima Termini Imerese e poi Salerno. Mi chiedo come mai su questo progetto mastodontico si sia messa la sordina? L’ecotransizione energetica grillina deve avvenire a danno della Sicilia e del nostro mare? Quali interessi ci sono dietro ad un progetto di tali dimensioni che non consentano un dibattito ed un confronto tra il Governo nazionale e la Regione? Sono tutte domande aperte che meritano immediatamente risposta”.
Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.