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01/04/2021 06:00:00

E' caos sui numeri del Coronavirus in Sicilia. Marsala, vaccini al Campus Biomedico

In Sicilia è il caos sul monitoraggio del Coronavirus dopo l’inchiesta sui dati falsi che ha portato all’arresto di tre funzionari regionali e all’avviso di garanzia per Ruggero Razza, poi dimessosi da assessore regionale.

Ieri si è rimessa in moto la macchina del monitoraggio dell’andamento del Covid in Regione, ma le cose sono andate in maniera disastrosa, con la prima comunicazione dei dati da far accapponare la pelle e poi la retromarcia. Quello che doveva essere un riallineamento si è trasformato nell’ennesimo caos. In Sicilia, intanto ci saranno nuove zone rosse. Nel frattempo a Roma il premier Draghi firma il nuovo Dpcm, con la conferma che fino a maggio non ci saranno zone gialle. In provincia di Trapani gli attualmente positivi diminuiscono, ma aumentano le persone ricoverate.


Caos dati Covid
Un po' li cambiano apposta. Un po' sbagliano. E' caos alla Regione Siciliana circa il rilievo dei dati del coronavirus nell'Isola. Prima era stato diramato il dato ufficiale dei contagi nelle ultime 48 ore. Ed era da brividi: quasi 3000 contagi (ne parliamo qui). Poi però giunge una precisazione dalla Regione: sono stati contati due volte i tamponi di conferma dei casi "sospetti". Insomma, i positivi sono molti di meno, ed in linea con i dati degli ultimi giorni. O almeno così dicono, noi siamo sempre più imbarazzati.
«In riferimento ai dati da noi comunicati oggi alla Protezione civile, e poi pubblicati dalla piattaforma del Ministero della Salute – Istituto di Sanità, si precisa che i nuovi positivi registrati in Sicilia relativamente alle giornate del 30 e 31 marzo sono 1673, per una media di 837 casi giornalieri, dunque in linea con quelli comunicati nei giorni scorsi. Il dato trasferito erroneamente in precedenza, per la pubblicazione sulla piattaforma, faceva invece riferimento al totale dei tamponi positivi inclusi quelli di conferma, cioè comprendente i positivi già rilevati. Quanto sopra è stato già comunicato al Ministero che, nella giornata di domani, ci consentirà di accedere alla piattaforma per rettificare il dato in questione».
Lo precisa in una nota di rettifica il dirigente generale del Dasoe, assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca.
«Quanto sopra - precisa ancora il dirigente . è avvenuto a causa del blocco delle caselle email di posta certificata, disposto nell’ambito dell’inchiesta in corso. Tale blocco ha provocato inevitabili disfunzioni e rallentamenti nelle consuete procedure di comunicazione dei dati, procedure peraltro affidate ad un nuovo gruppo di lavoro».
Per il resto i dati dicono che le vittime sono 21 negli ultimi due giorni; 4.628 dall'inizio della pandemia. Il numero degli attuali positivi è di 19.920, con 2.503 casi in più rispetto a due giorni fa, mentre i guariti sono 380.
Negli ospedali i ricoverati sono 1.031, 22 in più rispetto a due giorni fa. Quelli nelle terapie intensive sono 140, sette in più. Questa la distribuzione dei nuovi positivi nelle province: Palermo 1.133, Catania 645, Messina 288, Siracusa 153, Trapani 165, Ragusa 64, Caltanissetta 211, Agrigento 147, Enna 98.


Altre sei zone rosse in Sicilia, novità per la ristorazione nei giorni di Pasqua
Istituite altre sei zone rosse in Sicilia. Il presidente della Regione Nello Musumeci ha appena firmato una nuova ordinanza che “blinda” da venerdì 2 a mercoledì 14 aprile i Comuni di: Borgetto, Ciminna, Mezzojuso e Partinico in provincia di Palermo, Lampedusa e Linosa nell'Agrigentino e Priolo Gargallo in provincia di Siracusa. Il provvedimento è stato adottato su richiesta dei sindaci e sulla scorta delle relazioni delle Asp, a seguito dell'aumento di casi positivi al Covid. Diventano, così, 27 le zone rosse sul territorio regionale.

Con la stessa ordinanza, Musumeci ha disposto che nei giorni delle festività di Pasqua (3, 4 e 5 aprile), quando tutta la Sicilia sarà “rossa”, come il resto d'Italia, si applicheranno le disposizioni nazionali in riferimento ai “servizi di ristorazione”.

In tutti i Comuni dell'Isola - anche in quelli dichiarati rossi con precedenti ordinanze regionali - sarà consentita (a bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), quindi, la consegna a domicilio (senza limiti di orario). Possibile anche la vendita con asporto di cibi e bevande (senza restrizioni dalle 5 alle 18, mentre dalle 18 alle 22 sarà vietata ai soggetti che svolgono come attività prevalente quella di bar senza cucina e altri esercizi simili - codice Ateco 56.3).

I vaccini al Campus Biomedico a Marsala
Da oggi sarà attivo nel Campus Biomedico il nuovo Hub vaccinale di Marsala, con cinque postazioni per la somministrazione delle dosi. Nei giorni scorsi è già stato attivato il Centro vaccinale di Mazara del Vallo, che dispone di tre poltrone per l’inoculazione dei vaccini.

Le aree operative sorgono nelle immediate vicinanze delle strutture di emergenza ospedaliera e sono state studiate per decongestionare gli ospedali e migliorare la fruibilità all’utenza. Il Centro vaccinale di Marsala, vaccini permettendo, consentirà a pieno regime la somministrazione di 400/500 vaccini al giorno, mentre da 300 a 400 vaccini al giorno a Mazara del Vallo.

Ulteriori aperture di nuovi centri vaccinali sono previste nelle aree distrettuali dell’Azienda

 

 

 

I dati trapanesi
In provincia di Trapani fa registrare 50 nuovi casi in più.
Sono guarite 32 persone. Non si registrano nuove vittime.
Sono 606 (ieri erano 624) gli attuali positivi in provincia di Trapani; il totale dei guariti arriva a 10.541 e quello dei morti a 275.
Ci sono 4 persone ricoverate in terapia intensiva, 24 (+4) nei reparti Covid.
A Marsala i contagi salgono a 211. 103 a Trapani, 71 ad Alcamo (dove i contagi scendono), 80 a Castelvetrano. Piccola flessione ad Erice, 34, e a Paceco, 23. Diminuiscono a Mazara, 16. Poi abbiamo: Campobello di Mazara 16, 14 a Valderice, 7 a Salemi, 8 a Castellammare del Golfo, 6 a San Vito Lo Capo, 4 a Buseto Palizzolo , 3 a Santa Ninfa, Petrosino e a Calatafimi Segesta, 2 a Custonaci, Pantelleria, 0 a Partanna, Favignana, Gibellina, Poggioreale, Salaparuta, Vita.

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Vaccini nelle parrocchie della Diocesi di Trapani
Sono quasi mille i fedeli della Diocesi di Trapani che sabato 3 aprile riceveranno la prima dose di vaccino in 10 parrocchie della Diocesi. Erano state 21 le comunità della Diocesi che avevano accolto l’invito della Conferenza Episcopale Siciliana e dell’assessorato regionale alla salute mettendo a disposizione i locali parrocchiali e cercando di raggiungere quelle fasce di popolazione che rischiavano di rimanere indietro nella campagna vaccinale con un impegno non indifferente dei parroci e di tanti operatori pastorali.

Quanti hanno fatto richiesta dei vaccini, secondo lo schema predisposto dalla Curia Vescovile, potranno vaccinarsi in dieci parrocchie della Diocesi.
Si vaccineranno nelle parrocchie Sacro Cuore di Gesù, Santissimo Salvatore, Madonna di Fatima, San Paolo a Trapani, i cittadini prenotati di: Trapani, Casa Santa e le Frazioni; nelle parrocchie di Gesù Cristo Redentore e Anime Sante quelli di Alcamo.
Ci saranno dei centri anche nelle parrocchie: Santa famiglia di Crocevie (Valderice), Maria Santissima di Custonaci a Custonaci, Maria Santissima Consolatrice a Calatafimi, San Giuseppe a Castellammare per un totale di circa mille persone da vaccinare.



Hub vaccinale mazara
«Insieme al Commissario straordinario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà, abbiamo fatto visita al nuovo Hub vaccinale di via Livorno. Ho visto che la macchina vaccinale sta funzionando bene e che siamo organizzati a somministrare fino a 220​ dosi al giorno, in presenza dei vaccini necessari. Come Amministrazione comunale siamo al fianco dell'Azienda sanitaria per combattere insieme questa battaglia, offrendo supporto laddove dovesse essercene la necessità. Ringrazio il personale sanitario per il lavoro che svolge quotidianamente 7 giorni su 7, per garantire un buon servizio alla nostra comunità. Mi ha fatto piacere incontrare i miei concittadini nella sala vaccinazione mentre attendevano il proprio turno; questo vuol dire che la campagna sta funzionando e che sempre più persone credono che vaccinarsi sia l’unico strumento per ritornare alla normalità e far ripartire l’economia. L'obiettivo, lo ribadisco,​ è quello di fare presto, di vaccinare più persone nel minor tempo possibile, per poter ripartire, in sicurezza, a tutti i livelli».
Lo dichiara il Sindaco Salvatore Quinci, in merito alla visita al nuovo HUB vaccinale di via Livorno insieme al Commissario straordinario dell’Asp di Trapani Paolo Zappalà.

“Centri estetici aperti in zona rossa”. La petizione
Una petizione per riaprire acconciatori ed estetisti anche in zona rossa per combattere l’illegalità e fermare il contagio. In vista del Dpcm di prossima emanazione, Confartigianato, Cna e Casartigiani si mobilitano a sostegno del settore Benessere promuovendo una petizione affinché la riapertura delle imprese in zona rossa possa arrestare il dilagare dell’abusivismo.
L’iniziativa è nazionale, appoggiata dalle federazioni regionali delle tre sigle
dell’artigianato.
Qui il link per firmare la petizione: http://chng.it/kQY4SsphX

 

Nuovo Dpcm. Niente zona gialla fino a maggio
L'Italia resta in arancione o rosso fino alla fine di aprile, con spostamenti vietati in tutto il Paese, bar e ristoranti, cinema e teatri, palestre e piscine chiuse, niente visite a parenti e amici in zona rossa e possibili in zona arancione all'interno della regione una sola volta al giorno e in un massimo di due persone. Ma se l'andamento della pandemia e della campagna di vaccinazione lo consentiranno, saranno possibili deroghe per ripristinare le zone gialle e dare corso ad alcune aperture anche prima del 30 aprile.
Il consiglio dei Ministri approva il nuovo decreto anti Covid in vigore dal 7 aprile che conferma sostanzialmente l'impianto delle misure già in atto e introduce due importanti novità: l'obbligo di vaccinarsi per tutto il personale che opera nella sanità, farmacisti compresi, e lo stop alla possibilità per i presidenti di Regione di emanare ordinanze, come hanno fatto in questo anno di emergenza, per chiudere le scuole nonostante le indicazioni nazionali prevedessero la presenza in classe.