Come l'ex Sindaco di Castelvetrano Vaccarino, anche l'imprenditore Michele Mazzara, scomparso domenica 23 Maggio, non avrà funerali pubblici. Li ha vietati il Questore, per la sua vicinanza alla mafia, basata alle diverse inchieste e ai rapporti investigativi che negli anni avevano descritto Mazzara come il braccio economico di Cosa nostra trapanese, tanto da accumulare un'ingente fortuna e da essere soprannominato "Berlusconi".
Mazzara aveva 62 anni, ed è morto dopo una lunga malattia. Era originario di Dattilo, frazione di Paceco. Nel 1997 fu arrestato con l'accusa di aver favorito la latitanza di Matteo Messina Denaro. Patteggiò una condanna a 14 mesi. Da imprenditore, accumulò una fortuna in terreni agricoli, passando poi alla gestione dell'hotel Panoramic di San Vito Lo Capo. Altra condanna per intestazione fittizia di beni, nel 2015. Poi, la confisca di beni per un valore di 26 milioni di euro. La Cassazione, però, stabilì il dissequestro, e la Questura era dovuta intervenire con un nuovo sequestro, per 18 milioni di euro.