Una valanga di consulenze, incarichi, nomine per il sindaco di Marsala, Massimo Grillo. Se fosse un film (chissà, magari nominerà un consulente anche per questo…) si intitolerebbe “Tutti gli uomini del sindaco”.
E’ l’esercito di consulenti di cui si è circondato il sindaco Grillo in questi primi nove mesi. Nove mesi, dopo i quali Grillo non sembra aver ancora partorito un’idea chiara di città, in cui però ha fatto capire chiaramente che prima di fare, gli interessa comunicare.
E così quelle più dispendiose (e che hanno suscitato più polemiche) sono le consulenze che il sindaco Grillo ha affidato per la comunicazione.
Nonostante al Comune di Marsala ci sia già un corposo e strutturato ufficio stampa, al sindaco non bastava, e ha preteso un portavoce e un’agenzia di comunicazione personali, ma pagati con i soldi dei cittadini.
Il portavoce
Molto turbolenta è stata la nomina del suo portavoce. Una persona che lo seguisse in ogni cosa, che fosse la sua ombra. Grillo ha scelto Renato Polizzi come suo portavoce, ma la sua prima nomina non è andata bene. Grillo a dicembre aveva nominato, Polizzi, proprietario di Marsala C'è e Itaca Notizie (per legge era tra l'altro incompatibile, visure alla mano, non si può essere editore e contemporaneamente portavoce) al costo di 30.000 euro l'anno. Nomina illegale. Perchè Polizzi non è giornalista, e infatti Assostampa, l'organo di rappresentanza dei giornalisti, aveva chiesto al Comune il ritiro dell'atto, perché in Sicilia, per fare il portavoce di un organo politico, è richiesta l'iscrizione all'albo dei giornalisti. La legge è molto chiara. Grillo non la conosceva, e quando gliel’hanno spiegata, è dovuto tornare sui suoi passi e ritirare la nomina che aveva, tra l’altro, suscitato molta indignazione in città e in consiglio comunale. Grillo dopo aver revocato la nomina aveva annunciato anche di voler aggirare l’ostacolo assumendo direttamente Polizzi al Comune, nello staff del Sindaco, con funzione di "supporto e controllo". Ma si è trovato un altro modo. Non potendo cambiare il curriculum, hanno cambiato la legge. E' stata infatti abrogata la legge regionale che stabiliva che il portavoce deve essere un giornalista iscritto all'ordine. Liberi tutti, insomma. Nel frattempo, ad Aprile, la società di Polizzi, Communico, per evitare conflitti di interessi si è trasfromata in SAS con amministratore Francesco Vinci. E l'altra società, Tatzebao, ha un unico socio.
L'incarico del portavoce parte da Maggio, ed è sempre di 2000 euro netti al mese più i contributi, per un totale di altri 30.000 euro l'anno, sempre pagati dalle casse pubbliche. Doveva partire a Gennaio, poi con le polemiche che ci sono state il Sindaco Grillo aveva ritirato il provvedimento.
L’agenzia di comunicazione
Grillo prima di fare ci tiene a comunicare. Così, dopo il portavoce ha incaricato un’agenzia di comunicazione da affiancare all’ufficio stampa. Costa circa 20 mila euro per un anno di lavoro. Si tratta della Bucaneve Srls, società con sede a Napoli, scelta con la procedura negoziata. La società ha sede a Napoli, dicevamo, ma l’”account” è locale, si tratta della giornalista Jana Cardinale. E qui non si capisce dove come si siano spartiti i compiti ufficio stampa e agenzia di comunicazione. L’ufficio stampa del Comune, dicevamo, è strutturato, e conta ben tre giornalisti (più il fotografo storico Rocco Occhipinti da poco andato in pensione). Dal canto suo la Bucaneve, nonostante i 20 mila euro l’anno pagati con i soldi dei cittadini per una comunicazione secondo Grillo più efficace non ha saputo evitare qualche strafalcione.
Il primo consulente
Non fa parte della macchina della propaganda, ma è un consulente del sindaco ben pagato (sempre con i soldi dei cittadini) Renato Briante. Tra i primi consulenti nominati dal sindaco Grillo poco dopo essere stato eletto. Briante per il Comune si occupa delle politiche sociali. Prima è stato nominato per due mesi, poi il suo incarico di consulenza è stato rinnovato per altri quattro mesi a gennaio. Il suo compenso mensile è di 2200 euro oltre iva e oneri fiscali.
Il dirigente per “comando”
Dopo Briante, Massimo Grillo, nelle prime settimane da sindaco si è fatto un altro regalo, ovvero un dirigente.
E così è tornato a Marsala, dopo tanti passati a lavorare al nord, l'ingegnere Pier Benedetto Mezzapelle. La nomina è arrivata per "comando", cioè ricorrendo ad un dirigente di un altro ente, in questo caso il Comune di Pavia. Metodo singolare, dato che si poteva aprire una procedura per mobilità e dato che c'è comunque una graduatoria aperta per la selezione fatta dalla precedente amministrazione.
Nello stesso procedimento veniva individuata, sempre a "comando", Michela Cupini come Ufficiale di Polizia Municipale, dal Comune di Montecatini Terme, oggi non più a Marsala ma a San Vito lo Capo.
Questa operazione ha avuto un costo: 30.000 euro solo per i primi due mesi.
L’esercito “a titolo gratuito”
Poi c’è un esercito di consulenti nominati dal Sindaco, sono ben dieci e, con sollievo dell'economo municipale, sono tutti a titolo gratuito.
Giuseppe Briuccia, per la "sanità e pianificazione territoriale". L'onnipresente Diego Maggio, rappresenterà il Comune nelle manifestazioni organizzate dall'Associazione "Città del Vino". Salvatore Agate, proprietario della televisione LaTr3 e di Selmar si occuperà di "ottimizzazione dei costi dei servizi pubblici". E' solo uno dei potenziali confilitti di interesse generati dalla mega governance di Grillo: un editore locale che consiglia il Comune su come spendere i soldi pubblici.
Vincenzo D'Alberti, consigliere comunale di Petrosino, si occuperà di infrastrutture. Ancora, Pietro De Vita si occuperà di Finanziamenti Comunitari. Salvatore Montemario di Finanza Locale, Roberta Urso di Agricoltura ed Enologia. Infine ci sono due dirigenti comunali freschi di pensione, Aldo Scialabba e Antonia Zerilli, che si occuperanno, rispettivamente, di Politiche del Lavoro e Pianificazione di nuove Strategie del Personale dipendente, il primo, e Patrimonio e Contenitori culturali, la seconda. Non c’è, come inizialmente previsto, invece, Salvatore Ombra, presidente di Airgest, che nella “governance” di Grillo avrebbe dovuto occupare la casella “turismo”.
Grillo non si sta facendo mancare nulla, e nel suo esercito c’è anche la giunta Young. Giovani professionisti che affiancano a titolo gratuito l’amministrazione.
Si tratta di Daya Kaur Singh (Finanze); Doro Laura (Ambiente e Servizi Sociali); Genna Gloria (Turismo e Promozione del Territorio); Genna Valeria(Lavori Pubblici e Pianificazione Urbanistica); La Sala Enrico (Digitalizzazione della P.A.); Russo Andrea (Cultura, Spettacoli e Sport).
Un esercito fatto di portavoce, agenzia di comunicazione, consulenti, giunta Young che neanche un premier può vantare.