E’ tempo di riunioni ad Alcamo per decidere il perimetro della coalizione, la squadra e il candidato sindaco. Passata l’estate la cittadina più grillina d’Italia è chiamata al voto amministrativo.
L’uscente Domenico Surdi è pronto alla ricandidatura, ad appoggiarlo anche alcuni esponenti fuoriusciti dal Movimento Cinque Stelle, come Valentina Palmeri e lo stesso Ignazio Corrao.
Il Partito Democratico aspira ad avere un proprio candidato sindaco, al momento il nome che circola è quello di Nicola Bambina, ma dalla segreteria regionale spingono per un accordo comune con i pentastellati e quindi una convergenza su Surdi.
Alcamo è la città dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano, ma l’UDC aveva fatto dei passi in avanti cercando un candidato e imponendo una sua candidatura, la politica regionale ha spinto affinché, invece, tutto il centrodestra si presentasse unito e compatto a questo appuntamento elettorale.
Accanto ai partiti tradizionali e le varie sigle dei movimenti civici c’è anche la federazione del Movimento VIA con MNA che mette sul piatto la composizione di tre liste. Peraltro VIA rafforza il suo operato politico su tutti i territori, in ultimo ha fatto ingresso in giunta a Castellammare del Golfo con Emanuela Scuto, e non si esclude che lo stesso sindaco a breve possa aderire a quella parte politica, vantando un gruppo consiliare autorevole e numeroso.
La coalizione di centrodestra ad Alcamo è quella che ricalca il modello regionale, in attesa che l’UDC di Turano sciolga il nodo.
Non c’è ancora il nome di un candidato sindaco, in ballo ce ne sono tre ma non tarderà ad arrivare la decisione, manca davvero poco al voto.
I tre indicati sono Alessandro Fundarò, di Fratelli d’Italia, Tiziana Pugliesi, già candidata alle nazionali del 2018, e Rosario Lipari.
Si voterà anche a Calatafimi Segesta, dove il sindaco Antonio Accardo è finito sotto accusa per avere beneficiato dei voti controllati dalla mafia.
La data in cui si dovrebbe andare al voto è la finestra dal 15 settembre al 17 ottobre, sono in totale 42 i Comuni della Sicilia chiamati a rinnovare i consigli comunali e il Primo Cittadino.