Alle battute finali il processo per l'ex senatore di Forza Italia Antonio D'Alì.
All'udienza di quest'oggi, avanti alla terza sezione della Corte d'Appello a Palermo la difesa di D'Alì, al termine delle sue conclusioni, ha chiesto la conferma della sentenza di assoluzione già pronunciata in primo grado dal Gip del Tribunale di Palermo, evidenziando come "la copiosa integrazione probatoria, acquisita nel giudizio di rinvio, ha ulteriormente acclarato la estraneità di D'Alì dagli episodi contestategli e, al contempo, provato la correttezza, trasparenza e linearità del suo operato in favore del territorio trapanese"
La settimana scorsa la procura generale di Palermo ha chiesto la condanna a 7 anni e 4 mesi. Il politico trapanese è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo che si celebra attualmente è l'appello bis, dopo che la Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza della Corte d'appello di Palermo che, a settembre del 2016, mandò assolto l'ex politico per le contestazioni successive al 1994 e prescritti i reati a lui contestati nel periodo antecedente a quella data. Il primo appello aveva deciso conformemente al gup del primo grado.