Ci sono i nomi eccellenti della politica siciliana e trapanese tra i 25 testi del processo Giammarinaro per i quali la procura di Trapani ha chiuso le indagini, cosa avvenuta per la verità nel dicembre del 2019, con un provvedimento di avviso del pm Andrea Tarondo, notificato, però, nei giorni scorsi e che prelude ad un rinvio a giudizio.
Tra le persone accusate di avere reso dichiarazioni, false, reticenti e mendaci, durante il processo all'ex deputato salemitano Pino Giammarinaro (Sua Sanità), ci sono l'ex presidente della Regione Totò Cuffaro, l'ex ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, l'ex sindaco di Trapani Cesare Colbertaldo, l'ex deputato regionale Pio Lo Giudice e l'ex consigliere comunale di Trapani Pietro Cognata .
Cuffaro avrebbe mentito sull'inizio della conoscenza con Giammarinaro e definendola "marginale", mentre per gli inquirenti risalirebbe al 1985 e sarebbe stata caratterizzata da rapporti "frequenti e familiari". Lo Giudice, Romano, Cognata ed altri invece avrebbero mentito riguardo alla competizione elettorale del 2008 e sulla richiesta di soldi da parte di Giammarinaro.
L'ex sindaco di Trapani, Colbertaldo, invece, avrebbe mentito sul suo rapporto con Giammarinaro. Dal 2001 al 2005, l'ex deputato salemitano era sottoposto a misura di prevenzione e non poteva recarsi presso il centro sanitario gestito dalla famiglia dell'ex sindaco.