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20/07/2021 08:40:00

Immigrazione e contrabbando di sigarette. Ridotta la condanna a "Barbanera"

 Escludendone il ruolo di capo e promotore di un’organizzazione criminale dedita al contrabbando di tabacchi lavorati esteri, ed assolvendolo dall’accusa di associazione per delinquere, la Corte d’assise d’appello di Palermo ha ridotto la pena da sette anni e 10 mesi di carcere a cinque anni e 2 mesi al 40enne tunisino Moncer Fadhel, residente in contrada Sant’Anna, a Marsala.

A metà gennaio 2019, Fadhel (il cui soprannome, “Barbanera”, diede il nome all’operazione) fu arrestato in esecuzione di un provvedimento della Dda che vide la Guardia di finanza sottoporre a fermo 14 persone favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di sigarette estere. In primo grado, il processo (uno “stralcio” dell’indagine “Barbanera”) si è svolto davanti la Corte d’assise di Trapani e al termine, il 29 luglio 2020, furono emesse tre condanne e un’assoluzione, ma cadde l'accusa più grave: associazione per delinquere finalizzata al traffico di migranti.

Un successo “graduale” per la difesa del 40enne nordafricano, il cui collegio legale è stato composto dagli avvocati Luigi Pipitone, Sebastiano Genna, Domenico Trinceri e Chiara Bonafede. I legali hanno, naturalmente, espresso la loro soddisfazione per l’esito del giudizio di secondo grado. Tra l’altro, oltre a ridurgli la pena detentiva, i giudici d’appello hanno cancellato per Fadhel la pena accessoria dell’interdizione legale. Riducendo, inoltre, l’interdizione dai pubblici uffici da perpetua a 5 anni. Ma soprattutto ha dichiarato “inefficace” la misura della custodia cautelare applicata dal Gip di Palermo l’1 febbraio 2019 e ha ordinato la “immediata scarcerazione” di Fadhel “se non detenuto per altra causa”. Moncer Fadhel è quello che, intercettato, diceva: “Arriva a scoppiare una bomba dietro la caserma dei carabinieri a Marsala, che succede? Sai, gli sbirri scappano da Marsala”. In primo grado, erano stati condannati anche Filippo Solina, di 54 anni, di Lampedusa, e Salvatore Spalma, di 31, di Realmonte, comandante e membro dell’equipaggio dei pescherecci che sarebbero stati utilizzati per trasportare migranti. Solina fu condannato a due anni, Spalma a due anni e mezzo. In appello, Solina è stato assolto, mentre a Spalma la pena è stata ridotta ad un anno di reclusione.