Assolto “perchè il fatto non sussiste”.
Si è conclusa così la vicenda giudiziaria dell'ex consigliere comunale di Trapani Francesco Salone, chiamato a rispondere del reato di diffamazione. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico Patrizia Satariano. Salone, difeso dall’avvocato Giovanni Liotti, era imputato di diffamazione nei confronti di Giulio d’Alì e Antonella Basciano,rispettivamente presidente e vice presidente della cooperativa sociale Trapani Sailing Series, organizzatrice della regata Auditron.
Nella denuncia di d’Alì e Basciano, redatta dall’avvocato Gino Bosco, Salone fu accusato di diffamazione, abuso d’ufficio, abuso di potere e traffico di influenze illecita, ma il rinvio a giudizio tenne conto della sola ipotesi di diffamazione. In relazione a quell’evento sportivo il consigliere Salone fu contattato da diversi imprenditori, ditte e maestranze trapanesi che, a più di sei mesi dalla regata, erano ancora in attesa di essere pagati dalla cooperativa trapanese, appositamente costituita per organizzare la Audi Tron Sailing Series e messa in liquidazione dopo l’evento che si svolse a Trapani tra la fine di agosto ed i primi di settembre del 2015. Salone, su richiesta dei creditori, intervenne con un durissimo comunicato stampa e con un’attività ispettiva presso gli uffici del Comune di Trapani per verificare l’eventuale rapporto economico tra l’ente e gli organizzatori dell’evento. In seguito al comunicato stampa partì la denuncia da parte di d’Alì e Basciano.
“Sono felice – dichiara Salone - sia stata fatta chiarezza sul mio operato e che sia stato dimostrato che dissi la verità su quanto accadde all’epoca. Il mio intervento fu volto solo a capire le dinamiche di coinvolgimento del Comune di Trapani nell’evento sportivo e a tutelare i creditori che a me si rivolsero per il mio ruolo istituzionale”.