Al via il processo di decarbonizzazione in Sicilia per il sistema portuale siciliano. Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile (Mit) finanzia due progetti per un importo di 19,5 milioni di euro proposti dal dipartimento Energia della Regione Siciliana per la realizzazione di infrastrutture necessarie alla elettrificazione dei consumi derivanti dai traffici navali. Si tratta di due progetti basati sul sistema di "cold ironing", ovvero l’insieme delle tecnologie per mezzo delle quali è possibile fornire energia alle imbarcazioni durante la sosta in porto, tramite una connessione elettrica con la terraferma, consentendo così l’azzeramento di inquinamento e di emissioni da parte delle imbarcazioni in porto.
«Nella lotta alla crisi climatica un contributo significativo può arrivare dalla decarbonizzazione del trasporto marittimo. Elettrificare le banchine significa quindi fornire l’energia elettrica richiesta dalle navi in sosta attraverso una linea elettrica generalmente connessa alla rete nazionale - spiega l'assessore del governo Musumeci all'Energia, Daniela Baglieri - . In questo modo è possibile ridurre notevolmente le emissioni inquinanti prodotte durante la fase di sosta, dal momento che le emissioni del parco elettrico sono nettamente inferiori a quelle prodotte dai combustibili per uso marittimo».
Beneficiari di queste somme saranno in Sicilia i porti di Siracusa per un finanziamento di 18 milioni di euro e 1,5 milioni per il porto di Gela. I progetti, in particolare, riguardano interventi al porto di Siracusa per la realizzazione di due prese nella banchina dedicata alla navi da crociera, nonché la realizzazione di un impianto fotovoltaico e di infrastrutture per il bike-sharing elettrico; e ancora al porto "Isola" di Gela per realizzare una presa "cold ironing" nella banchina "levante" dedicata alla navi cisterna che riforniscono l’impianto Eni.
Formazione, Lagalla: «6 milioni per la formazione di nuove competenze»
La Regione Siciliana stanzia sei milioni di euro di finanziamenti a piccole e medie imprese per lo sviluppo di progetti formativi per la ricollocazione e la riqualificazione dei lavoratori.
Al fine di contrastare gli effetti economici negativi causati dal Covid-19, il governo nazionale ha istituito il Fondo nuove competenze (Fnc), con l’obiettivo di favorire lo sviluppo di nuove competenze per la ricollocazione dei lavoratori. L’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale ha quindi pubblicato l’Avviso n. 43/2021, con il quale finanzia le attività formative proposte dalle imprese che abbiano presentato istanza a valere sull’Avviso del Fnc e che abbiano stipulato accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro entro il 30 giugno 2021, finalizzandolo all’aggiornamento delle competenze. Tali accordi collettivi devono individuare il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento, il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare a percorsi formativi e i progetti finalizzati allo sviluppo delle competenze.
«Con questa azione la Regione Siciliana interviene a sostegno delle piccole e medie imprese – spiega l’assessore regionale Roberto Lagalla – finanziando percorsi formativi di riqualificazione del personale utili allo sviluppo di nuove competenze, necessarie al reinserimento o ad una positiva ricollocazione dei lavoratori. Questo Avviso si inserisce in un più ampio quadro di interventi che il governo Musumeci, in linea con il Pnrr, sta attuando per sostenere economicamente le aziende e permettere ai lavoratori di non fuoriuscire dal mercato del lavoro attraverso il miglioramento del loro profilo professionale».
Nello specifico l’Avviso della Regione finanzia i progetti di piani formativi ammessi a finanziamento del Fnc che possono essere attuati e già conclusi, al momento della presentazione dell’istanza di finanziamento, oppure in corso di attuazione o da attuare non oltre il 30 novembre 2021. Possono presentare istanza di finanziamento piccole e medie imprese con almeno una sede operativa in Sicilia e le attività formative oggetto di finanziamento possono rivolgersi ad un massimo di 50 lavoratori e devono essere erogate da enti accreditati, a livello nazionale o regionale, o da altri soggetti, anche privati, che per statuto o istituzionalmente, svolgono attività di formazione, comprese le università statali e le non statali legalmente riconosciute, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti (Cpia), gli Istituti tecnici superiori (I.T.S.), i centri di ricerca accreditati dal ministero dell’Istruzione, anche in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali.
Il limite massimo delle ore da destinare allo sviluppo delle competenze per ogni lavoratore è pari a 250. La presentazione delle domande può avvenire a partire dalla data di pubblicazione dell’Avviso fino ad esaurimento delle risorse disponibili. La data di chiusura avverrà entro e non oltre il 30 novembre 2021.