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21/08/2021 14:00:00

Il vaccino per l'ignoranza

Il vaccino per l'ignoranza. Il dott. Matteo Bassetti, volto noto televisivo da quando la pandemia di Sars-Cov-2 ha fatto copolinea nelle nostre esistenze. Il medico è sicuramente vanitoso, a volte al limite del narcisismo. Il suo curriculum vitae è stato interamente frutto della sua attività -è nato nel 1970- pre Coronavirus è arricchito dalla docenza di professore ordinario di malattie infettive all'Università di Genova.

Da qualche mese gli è stata assegnata una sorveglianza da parte della polizia: l’infettivologo è anche direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, perché minacciato di morte sui social. «l’intolleranza espressa con minacce di morte verso chi la pensa diversamente o cerca di dare il proprio contributo scientifico», ha commentato, «non può essere tollerata né giustificata». «La verità è che la scienza si deve contrapporre all’ignoranza. Fra chi mi attacca ci sono anche dei colleghi, che dovrebbero essere espulsi dall’Ordine dei medici. È ora che le istituzioni prendano una posizione certa, perché ora l’unica politica è quella di essere dalla parte dei vaccini: chi tentenna non sta facendo un lavoro di rappresentante del popolo.Si può discutere se sia meglio un vaccino o un altro, ma essere contro la vaccinazione, oggi, è essere contro lo stato e noi stessi, contro l’essenza stessa di popolo».«Spero che chi decide di non farlo si assuma i rischi per sé e per chi gli sta intorno. Quando si vedranno i risultati, a ottobre, quelli che non l’hanno fatto si renderanno conto del loro errore, e spero che non sia troppo tardi, credo nella scienza, nei vaccini e in quello che ho fatto fino a oggi".

Per questo sostiene il vaccino. Un fatto è indiscutibile anche in ragione del concetto che si condivide: la politica deve trovare gli strumenti per realizzare le proprie idee, la classe dirigente di essa, tutta, sta lasciando molto a desiderare sulla vicenda Coronavirus, ovviamente con responsabilità diverse. Si hanno istituzioni permanenti come l'Istituto Superiore della Sanità-ISS-, Consiglio Superiore di Sanità, organi di supporto al governo nazionale, di qualcuno i comuni mortali devono pur fidarsi, anche se soggetti pensanti che manifestano perplessità legittimamente, hanno diritto a farlo. A scanso di equivoci: "io so di non sapere" Seneca docet, del filosofo si condivide anche il metodo "dialogo con confutazione". A tal proposito e sui vaccini può aiutare questa teoria: la distinzione tra diritti perfetti e imperfetti. I primi impongono a terzi i corrispondenti stretti obblighi a fare, mentre i secondi semplicemente affermano che la pretesa è valida senza imporre a terzi alcun corrispondente obbligo a fare, ma solo il divieto a impedire.

Il diritto alla libera espressione delle proprie idee non impone agli altri l’obbligo di aiutarmi a diffondere le mie idee, ma solo il divieto a impedirmi di farlo. È del dott. Maurizio Mori ordinario di Filosofia Morale e Bioetica, Università degli Studi di Torino. Componente del Comitato Nazionale per la Bioetica. Draghi ad oggi non ha reso obbligatorio il vaccino, per mediare le istanze della sua composita maggioranza, il presidente del consiglio altro eminente accademico d'economia. Si sono menzionate tre personalità diverse, il medico confida nello scibile, gli altri lo sono. La scienza è il vaccino per l'ignoranza e lo pensava anche S.Agostino da Ippona, dal suo: De Trinitate, XII-14. Perché anche la scienza è benefica alla sua maniera, se ciò che in essa gonfia o suole gonfiare è dominato dall'amore delle cose eterne, che non gonfia, ma che, come sappiamo, edifica (1Cor 8, 1). Senza la scienza infatti non possono esistere nemmeno le virtù con le quali si possa dirigere questa misera vita in modo da raggiungere quella eterna, che è veramente beata. Anche se personalmente non sono dominato dall'amore per Dio.

Vittorio Alfieri