Potrebbe essere il giallo dell'estate. Ci riferiamo ad un episodio tra i più conosciuti nell'epopea di Giuseppe Garibaldi e dei Mille che sbarcarono in Sicilia l'11 Maggio 1860 per compiere l'impresa dell'Unità d'Italia.
Da Marsala il generale Garibaldi passò poi a Salemi. Entrambe le città rivendicano di essere state luogo di proclamazione della "dittatura garibaldina", una sorta di interregno tra i Borboni e lo stato unitario dei Savoia.
A Marsala c'è anche una piazza intitolata alla dittatura garibaldina, ed una lapide a Palazzo VII Aprile, sede del consiglio comunale della città. A Salemi rivendicano pure la paternità della dittatura, e non solo, la città si considera anche "prima capitale d'Italia". E' vero? A sciogliere questi nodi ci pensa Lino Buscemi, che si è occupato molto dell'argomento, e ha fatto anche una singolare scoperta in una casa di famiglia.
Ascoltiamolo in questa intervista.
Lino Buscemi, avvocato, giornalista, è professore a contratto di Teoria e tecnica della comunicazione pubblica presso l’Università degli Studi di Palermo. E’ autore di numerosi testi, saggi, monografie e articoli su argomenti di carattere storico, giuridico, antropologico e sociale. E’ esperto di diritti umani e di cittadinanza. Collabora con diversi quotidiani e periodici.