Tutta l'Italia resta in zona bianca. E la Sicilia resta in zona gialla, perché continua ad avere troppi ricoveri dovuti ai tanti non vaccinati (che a loro volta mettono a rischio anche i vaccinati, data l'alta circolazione del virus ...).
L’Italia rimane quindi bianca ad eccezione della Sicilia. Scende l’incidenza dei nuovi casi di positivi al Covid 19 a livello nazionale e anche se in alcune regioni peggiora la situazione dei ricoveri, nessuna supera i tre indicatori di soglia critica.
Oggi l’istituto superiore di sanità renderà noto il nuovo monitoraggio settimanale che mostra la situazione generale e raccomanderà l’incremento del numero di vaccinazione proprio per scongiurare nuove chiusure.
Rispetto all'anno scorso "la differenza più importante è che abbiamo i vaccini e che la maggior parte delle persone si è vaccinata. I no vax sono più un problema mediatico e sopravvalutato che non un problema sociale". Lo ha detto il microbiologo dell'università di Padova, Andrea Crisanti. "Io sono favorevole all'obbligo vaccinale, però è importante dire agli italiani anche che questi vaccini hanno bisogno di frequenti richiami. Certo mi piacerebbe anche che oltre l'obbligo vaccinale si chiarisse come viene implementato l'obbligo vaccinale: cioè che tipo di sanzione viene comminata a chi non si vaccina. E che possibilità ci sono poi di comminare questa sanzione" ha aggiunto Crisanti, spiegando: "L'obbligo vaccinale non deve essere come il green pass ma deve essere qualcosa di più". Per quanto riguarda la terza dose a partire dagli immunodepressi e fragili, "A livello precauzionale mi trova completamente d'accordo con queste categorie, però l'aumentata suscettibilità in Israele e in Inghilterra potrebbe essere legata al fatto che alcune varianti hanno maggiore potere di trasmissione. Tra un mese avremo dei dati e sapremo con esattezza l'efficacia della terza dose. Se in Israele la terza dose riesce a risolvere il problema, ben venga per tutti. Se non lo risolve, allora la terza dose sarà aggiornata alle varianti".