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10/09/2021 06:00:00

Sicilia 2022. Musumeci bidonato da Lega e FdI, ma tranquillo. E sfuma il "grande centro"

 Tanti i fermenti attorno al centro destra e al candidato alle prossime elezioni regionali seppure manchi ancora un anno.

Nello Musumeci si dice tranquillo, non teme che la sua di maggioranza lo possa abbandonare, del resto dai suoi viene elogiato, la critica è legata al poco dialogo con con il parlamento siciliano.


Il governatore non teme i vertici regionali di Lega e Fratelli d’Italia che vorrebbero un cambio di nome alla presidenza, dice di avere rapporti diretti con Giorgia Meloni, ma proprio nell’ultima visita a Catania la leader romana ebbe a dire che Musumeci non sarà il candidato di Fratelli d’Italia.


Queste indiscrezioni pare che non creino fibrillazioni in Musumeci, che intanto riunisce la giunta e mai la maggioranza, non dando spazio ai partiti che la compongono di potersi esprimere.


La differenza la farà Forza Italia, Gianfranco Miccichè ha ancora il partito con una doppia percentuale, ed ha un rapporto personale di stima ed amicizia sia con il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, che con Raffaele Stancanelli.


Miccichè durante la pausa estiva aveva snobbato l’operazione Grande Centro affermando che il vero centro in Sicilia è costituito dagli azzurri, e a distanza di qualche incontro i tentativi di far nascere una nuova forza politica, che potesse essere un insieme di sigle senza un progetto chiaro, sono falliti. Niente Grande Centro ma nuove collocazioni che cambieranno necessariamente gli equilibri politici.


A sfilarsi l’UDC, Tp24 fu la prima a darne notizia, poiché il leader nazionale Lorenzo Cesa non ha avallato questa nuova formazione: per le prossime regionali lo scudo crociato farà una lista pura, senza altri simboli di partiti, mantenendo la propria identità.


E così accantonato questo patto dei paccheri si sono susseguiti una serie di incontri per nuovi ricollocamenti, la casa dove molti aspirano ad andare è Forza Italia.


Durante l’estate Miccichè ha incontrato Edy Tamajo e Nicola D’Agostino, entrambi di Italia Viva, il passaggio del deputato palermitano sembra cosa fatta e insieme a lui altri fedelissimi, finite le amministrative siciliane il gioco sarà fatto.


In cammino verso le regionali anche Totò Cuffaro con la sua DC, un folto numero di iscritti al partito, presenza alle elezioni amministrative agrigentine e definizione per quelle di Palermo.
Le elezioni palermitane comunque coinvolgeranno le regionali.