O si vaccinano, o verranno sospesi. Sono una quarantina gli operatori sanitari, tra medici, infermieri e tecnici radiologi a cui l’Asp di Trapani ha dato l’ultimatum.
A Trapani su 150 diffidati risultano ancora una quarantina di sanitari non vaccinati tra cui 10 medici. L’Asp ha inviato una seconda diffida dando un termine perentorio. Chi non si vaccinerà andrà incontro alle conseguenze previste della legge.
In Sicilia sono già 121 i lavoratori della sanità sospesi dall’incarico perchè non hanno rispettato l’obbligo vaccinale, in vigore da aprile.
Eppure, i medici e gli operatori sanitari dovrebbero sapere che il vaccino protegge dalle conseguenze gravi del Covid. L’Istituto Superiore di Sanità, nel suo ultimo report, segnala che la doppia dose di vaccino riduce del 96% il rischio di morte o di finire in terapia intensiva. Tant’è che la quasi totalità dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi di queste settimane riguarda persone non vaccinate.
Nel complesso chi è vaccinato rischia il 93% in meno rispetto ai non vaccinati di finire in ospedale, e il 77% in meno di contrarre il virus.
All’osservazione dei no-vax “ci sono più morti tra i vaccinati” basta rispondere con il grafico in basso.
“Ci sono più ricoverati tra i vaccinati che tra i non vaccinati!!! I vaccini non funzionano” pic.twitter.com/hVpDyfs6pa
— giancarlo loquenzi (@gloquenzi) September 11, 2021
In Sicilia, e in provincia di Trapani in particolare si continua a morire di Covid. E i decessi riguardano persone non vaccinate.
In due giorni due persone di Pantelleria sono morte per le conseguenze del Covid19. Si tratta di un carrozziere di 51 anni, da tempo ricoverato al Covid Hospital di Marsala, e di una donna di 67 anni, anche lei deceduta dopo un mese ricoverata in terapia intensiva.
Entrambi non si erano sottoposti al vaccino anti-Covid. Tra l’altro Pantelleria è sempre il Comune con la percentuale più bassa di vaccinati in provincia di Trapani, e tra gli ultimi in Sicilia.
I dati siciliani
Sono 885 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 15.892 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza sale al 5,7%, sabato era 4,2.
L'isola resta sempre al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita da Lombardia e Veneto con 465 casi. Gli attuali positivi sono 26.190 con un decremento di 65 casi. I guariti sono 941 mentre si registrano altre 9 vittime che portano il totale dei decessi a 6.577. Sul fronte ospedaliero sono adesso 892 i ricoverati, 15 in meno, mentre in terapia intensiva sono 106, lo stesso numero rispetto a sabato.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 201, Catania 172, Messina 234, Siracusa 100, Ragusa 89, Trapani 49, Caltanissetta 22, Agrigento 12, Enna 6.
In Italia, secondo l'ultimo monitoraggio, si conferma il trend di lieve aumento dei ricoveri ospedalieri associati alla malattia Covid-19. A livello nazionale, stando agli ultimi dati Agenas, l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva si attesta al 6%, quello dei reparti di area medica al 7%. Quasi tutte le Regioni/Province autonome sono classificate a rischio epidemico basso, nessuna Regione/Provincia autonoma presenta un rischio epidemico alto. La circolazione della variante delta è prevalente in Italia.
La Sicilia è l’unica regione in zona gialla anche questa settimana. I dati confortano, però, perchè la zona arancione si allontana e la frenata dei ricoveri può addirittura permettere di fare un pensierino al ritorno in bianco. In terapia intensiva infatti siamo al 12% nelle Rianimazioni e il 21,2 % in area medica, accorciando ancora, soprattutto nelle terapie intensive, la distanza con le soglie critiche che il 30 agosto portarono il territorio in zona gialla su ordinanza ministeriale, pari al 10% per le unità€ con ventilazione assistita al 15% per i letti dei reparti ordinari.
Ancora 10 milioni di non vaccinati in Italia
Sono più di 10 milioni gli italiani sopra i 12 anni, su una popolazione complessiva vaccinabile di oltre 53 milioni, che non hanno fatto neanche la prima dose del vaccino anticovid.
Dall'ultimo report settimanale del governo emerge che 3,5 milioni sono gli over 50 senza alcuna copertura mentre sono poco meno di un milione e 700mila i ragazzi tra i 12 e i 19 anni in attesa.
A questi vanno aggiunti più di 5 milioni di italiani nella fascia tra 20 e 49 anni che portano appunto il totale a oltre 10 milioni.
Il report indica inoltre che negli ultimi 7 giorni sono state somministrate quasi 1,8 milioni di dosi complessive, per un totale dall'inizio della campagna che supera gli 80 milioni. Le dosi distribuite alle regioni sono invece quasi 92 milioni e, dunque, nei frigoriferi ce ne sono oltre 11 milioni.