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27/09/2021 06:00:00

Abusivismo edilizio in Sicilia: bocciata la sanatoria di Musumeci 

 Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la sanatoria votata dall'Ars sugli abusi compiuti nelle aree sottoposte a vincolo relativo. Un'altra, l'ennesima sberla al Parlamento siciliano.

Il tempo delle sanatorie è finito e bisogna tutelare il paesaggio. Adesso l'assessore Cordaro si impegni a ripristinare la legalità", afferma Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.

"Lo avevamo detto e scritto più di un anno fa in una lettera aperta ai tutti i deputati regionali di non approvare questa norma anticostituzionale, già cancellata dalla Corte costituzionale, dannosissima perché alla fine legittima altri abusi edilizi. - aggiunge - Ma non siamo stati, ancora una volta, ascoltati e l'Ars è stata di nuovo mortificata". Per Legambiente: "Bisogna che finalmente il legislatore regionale prenda atto che il tempo è cambiato e non sono più ammissibili e accettate sanatorie.Dovrebbe invece occuparsi di come preservare meglio, di più e in modo concreto le nostre bellezze paesaggistiche".

"E dopo questa ennesima brutta figura del più antico parlamento d'Europa, soprattutto a causa dell'insistenza dell'assessore Cordaro, conoscendo le sue nobili motivazioni, sicuramente non elettoralistiche, nel proporre e nel difendere questa norma, ci aspettiamo che adesso lo stesso assessore si adoperi con decisione e abnegazione nel risolvere il problema di tutti quei siciliani che, dopo aver compiuto un abuso edilizio e svanita la prospettiva della sanatoria, dovranno mettere a posto le carte e ripristinare la legalità nei loro immobili. È la sfida che gli lanciamo", conclude.

Per l'assessore Cordaro "è una battaglia politica e sociale", ma in ballo ci sono i voti (già ...) di 600mila  siciliani che aspettano la sanatoria per circa 150mila immobili abusivi.  Per quegli edifici l'Ars aveva approvato l'estensione del condono 2003 impugnata dal governo di Mario Draghi. Qui un articolo di Repubblica. 

PALMERI. "L'impugnativa della sanatoria da parte del Governo nazionale boccia per l'ennesima volta il merito e il metodo dell'azione del Governo Musumeci e della sua maggioranza. Viene posto uno stop a norme che già era palesemente ingiusta e incostituzionale. L'impugnativa delle leggi 17, 18 e 19 non possono passare per un semplice incidente di percorso, stante che notevoli perplessità su diversi punti di tali leggi erano state sollevati da me ed altri deputati, e che spesso gli stessi pareri degli uffici avevano evidenziato tali criticità. Inviterei il Presidente Miccichè a volere prevedere meccanismi migliori per l'esame delle obiezioni di costituzionalità sollevate in aula." Lo dichiara Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi - Europa Verde.

CORDARO. Restiamo certi della bontà e della coerenza giuridica della norma impugnata. L’articolo esitato favorevolmente dal Parlamento siciliano era stato dibattuto, trovandone piena adesione con tutti gli ordini professionali competenti (ingegneri, architetti, agronomi, geologi) e con i rappresentanti degli atenei siciliani. E prima di approdare in Aula aveva trovato il voto favorevole della Commissione Urbanistica dell’Ars e la condivisione dell’Ufficio legislativo della stessa Assemblea regionale».

Lo dichiara l’assessore regionale all’Ambiente Toto Cordaro, commentando la notizia dell’impugnativa, da parte del Consiglio dei ministri, della legge 19 del 2021 relativa a ''Modifiche alla legge regionale 10 agosto 2016, n. 16 in materia di compatibilità delle costruzioni realizzate in aree sottoposte a vincolo''.

«Chi oggi gioisce - riprende Cordaro - è nemico dei siciliani, ai quali finalmente, dopo venti anni, avevamo ridato certezza del diritto. Adesso dal governo nazionale e dal Parlamento ci attendiamo soluzioni a un problema che riguarda decine di migliaia di cittadini della nostra Isola e non soltanto un’impugnativa che ha il sapore della suggestione politica guidata dalla Sicilia, in considerazione che i due ministeri che hanno eccepito le osservazioni che hanno poi portato alla decisione del Consiglio dei ministri sono guidati dal Pd e dal Movimento 5 stelle. Non appena leggeremo le motivazioni, valuteremo se resistere davanti alla Corte costituzionale e o se intraprendere un percorso che non può non coinvolgere il Parlamento nazionale».

FAVA. "Sull'abusivismo edilizio, come direbbe Brian De Palma, Musumeci è tutto chiacchiere e distintivo: è contrario solo a parole".
Claudio Fava de I cento passi commenta così la bocciatura da parte del Governo nazionale della norma regionale "che autorizzava una vera e propria sanatoria".
"Il Consiglio dei Ministri - prosegue il Presidente dell'antimafia - salva la Sicilia dall’aggressione al paesaggio e al territorio, ma non possiamo sperare che sia sempre Roma a intervenire stoppando i tentativi del governo Musumeci di sanatorie sotto falso nome”.
“Nei giorni scorsi, insieme alle altre opposizioni e a molte associazioni ambientaliste avevamo chiesto un intervento al governo nazionale. Oggi possiamo dire che avevamo ragione."