Due società, una edile e l’altra nell'ambito della ristorazione, entrambe con sede a Mazara del Vallo e altri beni immobili il cui valore ammonta a poco più di 140.000,00 euro sono stati sequestrati militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani su esecuzione del decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani nei confronti del mazarese Dario Messina di 37 anni, attualmente detenuto e ai componenti del suo nucleo familiare.
Il provvedimento arriva al termine di approfonditi accertamenti patrimoniali condotti dal Nucleo di Polizia Economica Finanziaria di Trapani sul conto di Dario Messina che, secondo gli inquirenti ha avuto un ruolo di primo piano nel mandamento mafioso di Mazara del Vallo nel triennio 2015-2018, e per questo nel maggio del 2018 è stato arrestato con l'operazione antimafia “Anno Zero”, coordinata dalla Procura Distrettuale di Palermo.
Le indagini fecero emergere il ruolo di Messina nella promozione e nel coordinamento delle attività della locale consorteria mafiosa - tipicamente quelle di natura estorsiva - esercitato da quest’ultimo avvalendosi dell’interlocuzione con soggetti vicinissimi al superlatitante Matteo Messina Denaro.
Messina in particolare curava i rapporti tra le famiglie mafiose del mandamento di Mazara del Vallo, come pure nel gestire la distribuzione dei proventi illeciti ed il sostentamento dei familiari dei detenuti affiliati.
L’attività eseguita si inserisce nella costante azione di aggressione agli interessi economici della criminalità organizzata delle Fiamme Gialle trapanesi e ne rappresenta uno degli obiettivi strategici di primaria importanza, specie nell’attuale congiuntura socio-economica che ancora risente dell’emergenza pandemica in atto.