A vederlo sembra proprio il mare, simbolo di Palermo, il pavimento colorato di azzurro del Foro Italico. I lavori di coloritura sono iniziati qualche giorno fa, e appartengono all’ambito degli interventi di riqualificazione urbana previsti nel progetto Papa 188- il piano “verde” presentato dal Comune nell’ottobre 2020-
La vecchia pavimentazione è stata colorata lato mare e lato monte. L’intervento da parte del Comune riguarda “la riqualificazione della zona, tra prato e arredi, di una delle passeggiate più belle e apprezzate da turisti e cittadini”. I lavori sono stati svolti dal personale della Reset. Scopo dell’intervento è la rappresentazione del legame tra la città di Palermo e il mare, ricostruito attraverso il colore intenso dell’azzurro che spicca immediatamente, regalandoci una sensazione visiva bellissima. Ma non finisce qui…c’è da apprezzare anche il lavoro svolto da 750 volontari che, riunitisi al Foro Italico, hanno raccolto 200 sacchi di rifiuti ripulendo il lungomare. Tutto è stato svolto nell’ambito dell’evento nazionale promosso da “Plastic Free”.
“Nonostante criticità e inciviltà questa presenza- sostiene il sindaco Orlando-è la conferma che esiste una cittadinanza capace di riconoscere come bene comune Palermo e impegnarsi attivamente per averne cura. Ed è bellissimo che un messaggio così forte di amore per la città venga dai tanti giovani presenti”. Un impegno che ha portato i suoi frutti. Oltre alla plastica, sono stati raccolti anche vetro e carta e persino due materassi, nove copertoni e ingombranti di ogni genere.
Almeno il Foro Italico è stato ripulito, un lavoro sicuramente tanto apprezzato, ma il resto della città per quanto tempo ancora deve sostenere le criticità? Ci sono ancora sparsi per tutta la città cumuli di rifiuti anche ingombranti, segno è vero di tanta inciviltà da parte di cittadini “poco attenti”, ma anche di poca efficienza nella gestione delle problematiche che riguardano Palermo e non solo…
A lamentarsi non sono stati soltanto i cittadini palermitani ma, questa estate, anche i numerosi turisti sbalorditi come sempre dalle bellezze artistiche della citta, ma anche sconcertati e inorriditi dalla presenza di tanta immondizia. Per evitare il cattivo odore e la vista indecente, spesso, le guide turistiche hanno dovuto inventare un percorso alternativo evitando le “strade discarica”.
L’impegno dei cittadini, il numero per le segnalazioni, tutto può contribuire a rendere la città più vivibile e più civile ma, intanto, navighiamo ancora nella spazzatura. A questa, poi, si aggiungono i sacchi che si accumulano davanti agli androni dei palazzi per la differenziata. L’occhio non fa alcuna distinzione anche per noi che lo sappiamo, figuriamoci per i turisti.
Dorotea Rizzo