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18/10/2021 06:58:00

Trapani e l'infiorata del Comune "pro - aborto"

 Continua a tenere banco a Trapani la polemica per l'infiorata "pro - aborto" sulla scalinata di San Domenico, con il patrocinio del Comune di Trapani, che ha fatto suo anche il messaggio che dà il titolo all'opera: "Maria sciogli il nodo dell'aborto".

Delle prime polemiche abbiamo parlato ieri su Tp24. Ad intervenire è anche la consigliera Francesca Trapani: "In qualità di consigliera comunale ma soprattutto da Donna e per tutte quelle donne che hanno combattuto per i diritti , per la legge 194 che ha significato decenni di lotte, vorrei davvero una spiegazione in merito a questa “cosa” sponsorizzata addirittura dalla pagina del Comune di Trapani. Ricordo che pur rispettando il senso religioso dell’immagine, l’istituzione comunale è laica".

"La legge 194 è una conquista per il nostro Paese, per le donne, per la democrazia e per la libertà. Le Istituzioni dovrebbero affrontare il tema dell'aborto e altri temi delicati e controversi in maniera neutra, affermando, in ogni circostanza, la laicità dello Stato". È la dichiarazione della segreteria generale della Cgil di Trapani Liria Canzoneri.

Torna sul punto anche Valentina Villabuona, del Pd: "Nulla da dire sul patrocinio conferito alla manifestazione da parte del Comune, tuttavia sarebbe bastata una foto della scalinata che non evidenziasse in modo così brutale, un quadro che ben rappresenta la cultura cattolica, ma che certamente non è la cultura di tutte e tutti i trapanesi".

Il Sindaco Giacomo Tranchida è intervenuto ieri per cercare di placare le polemiche, con toni, insolitamente per lui, una volta tanto calmi. Ma le sue parole non sono sembrate convicenti. Eccole: «L'infiorata è un omaggio alla città, anche per questo abbiamo voluto rendere pubblica l'opera sui social del comune, ed insieme il richiamare la comunità cittadina alla riflessione su temi attuali ed assolutamente laici (dalla violenza sulle donne all'impegno antimafia o per la tutela dell ambiente, etc). Vi è anche una particolare inclinazione spirituale e religiosa su alcuni temi che può non trovare d'accordo tutti così come rassegnatomi per le vie brevi, ma l’opera va comunque letta nel suo insieme e con il debito di rispetto democratico delle idee e sensibilità di tutti. L'approccio laico del comune, più in generale anche nella concessione di suolo pubblico per manifestazioni le più diverse e disparate, non può significare valutazioni discrezionali e/o di censura, bensì di rispetto per tutti. Grazie ancora a Claudio Maltese ed ai volontari dell’Associazione TraduMari&Venti». 

Lo stesso Sindaco, poi, sui social, si è lasciato andare ad una dichiarazione un po' discutibile, parlando, a proposito di aborto, di "eccessi contemporanei". Detto in una provincia dove ci sono città, come Marsala, dove i medici obiettori di coscienza che non praticano l'aborto in ospedale sono il 100%, sembra davvero una provocazione.