Continua la polemica sull'infiorata pro - aborto realizzata a Trapani, sulla scalinata di San Domenico, e sostenuta dal Comune. L'intervento del Vescovo Fragnelli ("L'aborto sia punto di incontro") e le scuse degli organizzatori non sono servite a mettere un punto agli interventi.
"La tutela della 194 non è solo un problema delle donne, ma riguarda tutte le democratiche e i democratici, per questo motivo abbiamo deciso di prendere una posizione chiara e netta rispetto ad un diritto che non è mai un eccesso e che va tutelato rilanciando anche sul problema dei troppi ospedali siciliani dove viene negato" scrivono alcuni dirigenti locali del Pd, in polemica con il Sindaco di Erice, Giacomo Tranchida, che ha invitato a riflettere sugli "eccessi" della legge sull'aborto. Circostanza singolare, dato che da noi casomai c'è eccesso di antiabortisti, e l'85% dei medici è ufficialmente obiettore di coscienza ...
Interviene anche il circolo del Pd "Nilde Iotti" di Marsala, tramite la sua coordinatrice, Linda Licari: "Condividiamo la richiesta dell’UDI Circolo Franca Rame di Trapani rivolta all’Amministrazione comunale di prendere una posizione chiara e netta in difesa della L. 194/78 e di rimuovere il quadro in oggetto; chiediamo altresì, al Sindaco di prendere posizioni chiare, perché quando si parla di diritti delle donne, di pari opportunità, si partecipa alle manifestazioni dedicate a questi temi, si deve rimanere coerenti nelle scelte politiche quotidiane, al di là dei consensi elettorali. La nostra posizione da politici progressisti, come quella del Sindaco e della giunta di Trapani, deve essere chiara ed inequivocabile, a maggior ragione in questo periodo in cui la L. 194/78 viene spesso attaccata, anche all'interno dei Comuni, con mozioni e delibere. A tal proposito ricordiamo le recenti battaglie fatte contro la delibera del Registro dei bimbi mai nati, approvata da alcuni consiglieri del precedente consiglio comunale di Marsala, successivamente annullata, grazie anche alle varie proteste e manifestazioni organizzate da sindacati e associazioni".
Il coordinatore provinciale di Articolo Uno, Antonio Gandolfo, parla di "mancanza di adeguato profilo istituzionale sia della prima comunicazione sull'evento patrocinato, sia, soprattutto, nella replica alle proteste ricevute da tanti cittadine/i e di rappresentanti di associazioni, attraverso una dichiarazione dove il sindaco addirittura adombra eccessi nella legge 194". Ancora: "La debolezza professionale espressa nella pasticciata comunicazione istituzionale e, peggio ancora, la regressiva motivazione posta a giustificazione dell'accaduto denotano un deficit di consapevolezza democratica che ferisce molte donne e rassegna una immagine oscurantista della città che lede la sua dignità. Articolo Uno auspica la necessaria riconsiderazione delle prese di posizione adottate dalla amministrazione comunale per rimediare, con urgenza, al fine di ripristinare corrette prassi istituzionali e valori civili condivisi".