“Altro che riforme, il governo Musumeci ormai non è in grado di far fronte neppure all’ordinaria amministrazione: ai lavoratori forestali è stata infatti comunicata l’interruzione dell’attività a causa della mancanza delle somme del PoFesr”. Lo dice il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo in merito alla nota dell’assessorato all’Agricoltura che comunica la sospensione dell’attività dei forestali 151^ e i 101^ a far data dal 22 ottobre (ultimo giorno di lavoro 21) e i 78^ a far data dal 28 ottobre, in attesa della disponibilità dei fondi.
“Già durante i dibattito sulla finanziaria avevamo detto al governo che la decisione di utilizzare fondi europei avrebbe messo a rischio l’attività del settore forestale. Oltretutto – aggiunge Lupo – proprio ieri l’assessore all’Agricoltura Toni Scilla è intervenuto in aula ma si è guardato bene dall’informare il parlamento di questa decisione. Evidentemente o siamo di fronte ad un governo di improvvisatori, o siamo di fronte ad un governo che tenta goffamente di nascondere la propria incapacità”.
Scadenza fondi Ue, M5S: “Quindi la proroga si poteva fare - “La Regione ha appena concesso una proroga fino al 23 marzo 2022 per per i progetti comunitari del Po-Fesr 2014/20, quindi questa proroga si poteva fare. Eppure, quando lo abbiamo suggerito noi, lo scorso giugno, per il governo Musumeci si trattava di una strada impraticabile. L’assessore Turano disse addirittura che Bruxelles non lo avrebbe mai permesso. Oggi, per la fortuna delle aziende interessate, il governo è tornato indietro sui suoi passi e ci ha dato ragione. Meglio tardi che mai, ma adesso si consenta alle imprese anche di rivisitare i propri progetti di internazionalizzazione per adattarli alle nuove esigenze post-pandemiche”.
A dichiararlo sono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che sull’argomento avevano presentato a giugno una richiesta di audizione del governo Musumeci in III commissione Attività produttive all’Ars. Ci si riferiva allora in particolare alla misura 3.4.2 del PO FESR 2014-2020 (supporto all’internazionalizzazione delle imprese) che comprende gli eventi di promozione all’estero, congelati a causa della pandemia.
“La nostra analisi non faceva una piega”, riferisce Ketty Damante, deputata regionale M5S, che sul tema ha presentato una mozione, il mese scorso, insieme al collega Giorgio Pasqua. “I termini di scadenza del PO-FESR - riprende Damante - consentono di arrivare al dicembre 2023. Molte fiere ed eventi, inseriti nei piani commerciali e di marketing di parecchie imprese beneficiarie dell’azione, sono stati spostati nel 2022. Si permetta adesso alle aziende, quindi, non solo di presentare i piani potendo contare su qualche mese in più di tempo, ma soprattutto di rivederli nel merito, sempre nel rispetto dell’unico avviso del 2018. Questo sarebbe un modo per superare quella cortina di incompetenza sul piano tecnico, se non addirittura di arroganza, che il governo regionale ha finora espresso in questo importante settore”, conclude la deputata M5S.