Inizia oggi al Palazzo di Giustizia di Palermo, la prima udienza davanti alla IV sezione del tribunale di Palermo, del processo per la morte di Giuseppe, Vito e Matteo Lo Jacono, i tre pescatori di Terrasini morti nel naufragio del "Nuova Iside".
Gli imputati sono il sottoufficiale di coperta Giuseppe Caratozzolo, il comandante Gioacchino Costigliola e il timoniere Mihai Jorascu. Per la procura i tre, che facevano parte dell'equipaggio della petroliera Vulcanello hanno avuto responsabilità nell'affondamento del peschereccio affondato il 12 maggio 2020 al largo di San Vito Lo Capo.
Per i pm quella sera la Vulcanello aveva il Nuova Iside come un bersaglio dritto a prua. Il pericolo di collisione era evidente, ma gli imputati lo avrebbero ignorato per 24 lunghi minuti.
Dalle 23:02 alle 23:04 del 12 maggio 2020 la petroliera Vulcanello intercettò il peschereccio già visibile al radar sulla rotta della Petroliera fin dalle 22:30 e a 5 miglia di distanza. La Vulcanello era diretta a Vibo Valentia. L’impatto avvenne a largo di San Vito Lo Capo.
Secondo gli investigatori, la petroliera non ha mai variato la rotta, mantenendo la velocità costante di circa 12 nodi, con pilota automatico inserito e con il bersaglio in rotta di collisione radar.
Oggi i familiari delle vittime, davanti al tribunale presieduto da Bruno Fasciana, assistiti dagli avvocati Cinzia e Antonio Pecoraro, Paolo Grillo, Aldo Ruffino e Giuseppina Scrudato, chiederanno di costituirsi parte civile. Al loro fianco amici e parenti in Tribunale per testimoniare affetto e solidarietà.