Il numero delle imprese siciliane, nonostante l’emergenza Covid-19 non sia ancora terminata, dopo oltre un anno e mezzo, si mantiene in terreno positivo.
La crisi non è affatto passata, ma secondo i dati di ‘Movimprese’ relativi alla nati-mortalità, forniti dall’Ufficio studi di Unioncamere Sicilia, il saldo del III trimestre 2021, seppur in diminuzione rispetto al II trimestre (+3.296), resta positivo con +1.712, su un totale complessivo di imprese pari a 477.439 (nel II trimestre erano 475.736). Le nuove iscrizioni sono state 4.560 (erano 6.286 nel II trimestre), mentre le cessazioni 2.848 (erano 2.990 nel II trimestre).
In testa alla speciale classifica per imprese registrate svetta Catania, dopo Palermo e Messina, seguite da Trapani, che stacca Agrigento, Siracusa e Ragusa. Ecco tutti i dati per provincia: Trapani, registrate 48.108 (+431, cessazioni 282, saldo +149); Palermo registrate 100.546 (+884, cessazioni 517, saldo +187); Messina registrate 63.393 (+576, cessazioni 389, saldo +187); Agrigento 41.259 (+379, cessazioni 233, saldo +146); Caltanissetta registrate 25.765 (+251, cessazioni 131, saldo +120); Enna registrate 15.197 (+96, cessazioni 86, saldo +10); Catania registrate 105.627 (+1.261, cessazioni 820, saldo +442); Ragusa registrate 37.838 (+332, cessazioni 170, saldo +162); Siracusa registrate 39.706 (+349, cessazioni 220, saldo +129). Il tasso di crescita più importante si registra a Caltanissetta +0,47%, seguono Ragusa +0,43%, Catania +0,42%, Palermo +0,37%, Agrigento +0,36%, Siracusa + 0,33%, Trapani +0,31%, Messina +0,30%, chiude Enna +0,07%.
“Nel terzo trimestre il tasso di crescita delle imprese in Italia è dello 0,36% e il dato siciliano esattamente lo stesso 0,36% la qual cosa ci allinea alla media nazionale. I numeri rispetto al secondo trimestre calano, ma è fondamentale che restiamo a galla considerando un elemento che non possiamo trascurare, che resta l’emergenza sanitaria da coronavirus – osserva il presidente di Unioncamere Sicilia Pino Pace –. Le aziende dell’Isola continuano a resistere, l’economia siciliana sta cercando in tutti i modi di risollevarsi. Anche i dati sul Pil nazionale dovrebbero trainare la Sicilia, dopo la tragedia economica del 2020. La voglia di ricominciare e ripartire è tanta e ce la stiamo mettendo tutta. Ci sono segnali confortanti”, conclude Pace.
“Il tasso di crescita delle imprese in Sicilia è pari allo 0,36% e facendo un paragone con le altre regioni, in questo terzo trimestre fanno meglio Lazio con +0,49%, Campania con +0,46%, Sardegna con +0,44%, Puglia +0,43% e Lombardia con +0,40% - aggiunge Santa Vaccaro, segretario generale UnionCamere Sicilia. Dai dati emerge che la forma giuridica maggiormente preferita è la società di capitale, con un tasso crescita pari allo 0,79%, con una punta dello +0,98% a Ragusa e +0,91 a Caltanissetta. In tutte le province siciliane i dati sono positivi sulle società di capitale – aggiunge - mentre in varie province registriamo numeri negativi nel tasso di crescita delle società di persone, con una media siciliana del -0,03%, il dato più alto emerge a Caltanissetta e Agrigento, quello più basso a Messina. Il tasso di crescita delle ditte individuali in Sicilia è dello 0,27%, tutte le province hanno numeri positivi, con punte a Caltanisetta e Catania, fanalino di coda Enna”, conclude Santa Vaccaro.