E’ una guerra senza esclusione di colpa quella tra il 61enne ex carabiniere marsalese Agostino De Pasquale e i proprietari di un terreno confinante con il suo, in contrada Fiocca (Petrosino). E la condanna, in primo grado, dell’ex carabiniere a 500 euro di multa per avere danneggiato, nell’ambito di una lite per un diritto di passaggio, per danneggiamento di una pianta ornamentale dei suoi avversari è solo l’ultimo capitolo di una lunga storia fatta di piccoli dispetti.
In precedenza, infatti, i fratelli Giuseppe e Filippo Ancona, di 61 e 58 anni, sono stati condannati, con sentenza definitiva, per violenza privata ai suoi danni.
In primo grado, il giudice monocratico Saladino ha condannato i fratelli D’Ancona, insieme al padre, a due mesi di reclusione. Poi, nell’appello seguito al rinvio della Cassazione la pena ai fratelli D’Ancona è stata ridotta a un mese e 21 giorni.
La violenza privata ai danni di De Pasquale sarebbe consistita nel piazzare un grosso masso al centro dell’unica strada interpoderale che conduce al terreno dell’ex carabiniere. Proprio quella pietra che, spostata da un operaio incaricato dal De Pasquale, danneggiò la pianta ornamentale (yucca) dei D’Ancona. Il masso impediva, infatti, il passaggio con l’auto. Intanto, il difensore di Agostino De Pasquale, l’avvocato Francesco Vinci, annuncia appello alla sentenza di condanna a 500 euro di multa.