Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/12/2021 07:00:00

Ancora senza degna sepoltura Francesco Ciaravolo, lo "sposo mancato" di Salemi

Non ha ancora una degna sepoltura la salma di Francesco Ciaravolo, l'uomo di 48 anni di Salemi che non si presentò al suo matrimonio e venne trovato morto carbonizzato alcuni giorni dopo.

Ciaravolo si tolse la vita, come conclusero gli inquirenti. Doveva sposarsi il 29 Dicembre 2018, ma il giorno del matrimonio non si è presentato in chiesa. I Carabinieri e Procura hanno accertato che si è trattato di suicidio perché hanno trovato vicino l'auto i resti di un bidoncino, lo stesso usato da Ciaravolo per riempirlo di benzina nel pomeriggio della sua morte, avvenuta il 3 Gennaio. Le telecamere di sicurezza di un rifornimento di carburante avevano ripreso Ciaravolo mentre riempiva proprio il bidoncino con la benzina usata per darsi fuoco.

La sua salma si trova però ancora all'obitorio di Salemi. Nessun parente si è presentato per provvedere ad una degna sepoltura dell'uomo. La madre, un'anziana signora, si trova ricoverata presso una casa di cura di Santa Ninfa, e attraverso il suo legale si occuperà delle spese per il loculo. Il Comune di Salemi una volta pagate le spese dovrà provvedere alla tumulazione.
Lo stesso Comune, a proprie spese, quasi un anno dopo la morte consentì il trasferimento della salma a Salemi dal Policlinico di Palermo, dove il corpo carbonizzato venne esaminato per il riconoscimento e le analisi autoptiche.