L'incubo è finito. Anche la Cassazione, infatti, ha assolto “per non aver commesso il fatto”, Alessandro Bulgarella, il lavapiatti valdericino accusato dell'omicidio della prostituta nigeriana Uwaida Bose e già assolto in primo e secondo grado.
Adesso l'epilogo della una vicenda giudiziaria. Bulgarella non c'entra con l'omicidio che, pertanto, resta avvolto nel mistero. Il cadavere della donna, che era solita prostituirsi nei pressi dell'autostazione di Trapani, venne rinvenuto l'antivigilia di Natale del 2013 davanti al cimitero di Custonaci.
L'avvocato Nino Sugamele, difensore del lavapiatti, è riuscito a dimostrare che nell'arco temporale in cui è stata uccisa la nigeriana, il suo assistito era in casa a chattare sui social. E adesso il legale sta valutando se ci sono i presupposti per chiedere il risarcimento per ingiusta detenzione.
Mentre resta, a questo punto, irrisolto il caso, e l'assassinio della donna resta senza colpevoli.