Nella sua arringa ha citato il giurista tedesco Karl Binding e la tesi difensiva dell'avvocato Josemaria Ingrassia è stata accolta dal giudice. Così Margareta Buffa – condannata, in primo grado, alla pena dell'ergastolo per l'omicidio della marsalese Nicoletta Indelicato – è stata assolta “perchè il fatto non sussiste”, dall'accusa di stalking. Ad emettere la sentenza, questa mattina, è stato il giudice monocratico di Trapani, Giancarlo Caruso.
Margareta Buffa, la ragazza rumena d'origine, adottata da una famiglia marsalese, era stata denunciata dal suo ex, un militare della Marina, trapanese. Lui l'aveva lasciata e lei, per niente rassegnata alla fine della loro relazione sentimentale, secondo la versione della presunta vittima, avrebbe iniziato a molestarlo e a perseguitarlo.
“Non tutto ciò che è inopportuno – ha detto in aula l'avvocato Ingrassia, citando appunto il giurista tedesco – è reato. E poi gli atteggiamenti della mia assistita non hanno provocato uno stato d'ansia nei confronti del suo ex, tale da modificargli vita”. Ergo, assoluzione. Il Pubblico ministero, invece, aveva chiesto una condanna a due anni e due mesi.
Alla lettura della sentenza, Margareta Buffa era collegata in videoconferenza dalle carceri di Agrigento dove sta scontando la sua pena per il delitto di Nicoletta Buffa, la ragazza – anche lei rumena d'origine e adottata da una famiglia marsalese - uccisa a coltellate e poi data alle fiamme in contrada Sant'Onofrio.