Sono state revocate dal gip del Tribunale di Marsala, su richiesta dei legali, Paolo Pellegrino e Vito Daniele Cimiotta, le misure cautelari a Giuseppe e Catia Loria, fratello e sorella del 27enne Luigi Loria, ucciso a coltellate nel corso di una violenta lite con un gruppo familiare romeno, la sera del 7 ottobre, in via Curatolo.
Accusati di rissa, per Giuseppe e Catia Loria (lui era ai domiciliari) il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di Marsala.
Le indagini per l’omicidio non sono ancora chiuse. Si attende, infatti, l’avviso conclusioni indagini preliminari, cui seguirà molto probabilmente la richiesta di rinvio a giudizio.
Fratello e sorella, oltre ad essere indagati per la rissa, sono al contempo anche “parti offese” per l’omicidio del congiunto e quasi sicuramente si costituiranno parti civili nel processo per l’omicidio.
Ad immortalare i fatti sono state alcune telecamere di impianti di videosorveglianza comunale. La stessa notte dell’omicidio, la polizia arrestò per omicidio il 20enne Ion Nodaleanu. E con lui anche il padre, Costantin Tapu, 38 anni, in difesa del quale il primo sarebbe intervenuto. Tapu è accusato di concorso in omicidio. Sarebbe stato lui, colpendo Loria con due pugni, ad innescare la rissa. Lo scorso novembre, la polizia scientifica di Palermo ha depositato in Procura la relazione sui rilievi ematici effettuati sui coltelli sequestrati dopo la rissa. Del reato di rissa deve rispondere anche un ragazzo romeno di 16 anni, per il quale il gip del Tribunale dei Minori di Palermo ha disposto la misura degli arresti domiciliari presso una comunità. A difendere i tre romeni è l’avvocato Vincenzo Forti.